Roma, funzionario a Palazzo Chigi perseguita il collega: stalker (di nuovo) nei guai

Venerdì 17 Giugno 2022
Roma, funzionario a Palazzo Chigi perseguita il collega: stalker (di nuovo) nei guai

Ci risiamo. Il funzionario di Palazzo Chigi ossessionato dall'antipatia verso un collega più giovane, ha colpito ancora e senza rispettare le misure cautelari che i giudici gli avevano applicato all'inizio del mese. Questa volta l'uomo, R. G., 65 anni, è stato arrestato e per lui si prospetta il carcere, che era riuscito a evitare.
L'escalation di odio e persecuzione era esplosa settimane fa durante le quali, il collega, quarantenne, sposato e padre di due figli, è entrato sempre più pesantemente nel mirino dello stalker.

Per lui vessazioni di ogni tipo: il funzionario statale, infatti, era arrivato fino a materializzarsi in raid notturni sotto casa del quarantenne e nella notte del 2 giugno era stato sorpreso a vandalizzare la sua macchina parcheggiata in strada. Il blitz gli era valso un altro ammonimento e gli arresti domiciliari con tanto di braccialetto elettronico.

Stalker soffre di agorafobia, assolto dall'accusa di perseguitare la ex fidanzata


IL BRACCIALETTO
Ma all'alba di mercoledì scorso, il funzionario di Palazzo Chigi è evaso di nuovo e si è recato un'altra volta sotto casa del quarantenne in zona Fidene, gli stessi che erano intervenuti il 2 giugno. Il 65enne ha imbrattato la cancellata di ingresso, sporcando le grate con ortaggi vari, cetrioli e patate. Ha poi scaraventato sul marciapiede formaggio e lasciato escrementi. Non contento, ha scavalcato il cancello e si è fatto male cadendo. Nel frattempo, verso le 4 del mattino, non essendo più localizzati gli impulsi del braccialetto elettronico in casa, una volante si è recata nell'abitazione del funzionario e ha accertato che l'uomo fosse evaso dai domiciliari. Poi, alle cinque, lo stalker si è rifatto vivo sotto casa della vittima, collega con cui, tra l'altro, non avrebbe contatti diretti non essendo nemmeno nello stesso ufficio. È stato un poliziotto fuori servizio ad accorgersi di quello che stava accadendo e a intervenire.
L'agente ha bloccato il funzionario e ha chiamato i colleghi del commissariato Fidene Serpentara. Così per la seconda volta il funzionario è finito in manette, ma questa volta c'è il serio rischio che rimanga in carcere. Dopo la bravata del 2 giugno, infatti, inizialmente finito a Rebibbia, gli erano stati concessi i domiciliari. Ora per il funzionario di Palazzo Chigi, si prospetta seriamente l'ipotesi del carcere. L'uomo è stato arrestato per atti persecutori, evasione e danneggiamento.
M.D.R.
A.Mar.

© RIPRODUZIONE RISERVATA