Roma, bocciate le scuole: i genitori della Capitale sono i più insoddisfatti d'Europa per pulizia e sicurezza

Giovedì 26 Settembre 2019
Bocciate le scuole, Roma, ultima tra le capitali europee per pulizia, manutenzione e sicurezza

Bocciati gli istituti scolastici della Capitale. Un giudizio fortemente negativo sulla qualità di edifici, attrezzature, pulizia, manutenzione e sicurezza  al contrario di quanto registrato a Vienna, Berlino, Parigi e Madrid.  Roma è l'unica capitale dove il trend degli ultimi anni è in peggioramento. Il 49% dei genitori romani e il 50% dei ragazzi ritengono che il numero di ore dedicate all'insegnamento della lingua inglese sia «scarso», «costringendo» gli studenti romani ad un ampio ricorso alle lezioni private e le famiglie ad un ulteriore esborso economico. Sei genitori romani su dieci, e più di sei ragazzi su dieci, credono che la scuola non prepari sufficientemente al mondo del lavoro.

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Sono alcuni dei dati emersi dal sondaggio condotto dall'Istituto Piepoli per l'Osservatorio « Roma! Puoi dirlo forte», guidato dal presidente Tobia Zevi, dal titolo «Indagine sulla Scuola - Qualità dell'insegnamento, strutture scolastiche e dinamiche sociali degli istituti di Roma a confronto con le altre capitali europee», presentato oggi a Roma alla Camera dei Deputati a cui sono intervenuti Tobia Zevi, Nicola Piepoli, presidente dell'omonimo Istituto, Piero Damosso, caporedattore centrale del Tg1.




«Nonostante non manchino elementi negativi, sembra che genitori e studenti ripongano una grande fiducia nella scuola, sebbene questa sia a volte tradita - ha dichiarato Tobia Zevi - Roma è una città dove, da quartiere a quartiere, sono ancora profonde le disuguaglianze economiche e sociali. La scuola deve ambire ad essere sempre più presidio di comunità e motore di socialità, e preparare al meglio i giovani al mondo, oltre che al mondo del lavoro. Studenti, insegnanti e famiglie hanno inoltre il pieno diritto di poter studiare e lavorare in strutture sicure ed adeguate». 

Dal sondaggio si evince che c'è una forte domanda di scuola anche di pomeriggio, e nel periodo estivo nonchè di educazione civica. Chiediamo dunque un impegno alla politica affinchè gli istituti possano essere sempre più luogo di inclusione, crescita e condivisione - ha aggiunto - . È prioritaria, inoltre, una politica di incentivi per favorire gli spostamenti casa-scuola con i mezzi pubblici, per diminuire il ricorso alle auto private. Obiettivo: migliorare la vivibilità urbana e salvaguardare l'ambiente».

Lo studio ha riguardato 500 genitori di allievi romani dai 4 ai 15 anni e 160 in ciascuna delle altre città, nonché 250 ragazzi tra i 16 e i 19 anni a Roma e 80 in ciascuna delle altre capitali europee. In particolare, solo su Roma Capitale è stato effettuato anche un focus su 250 genitori di bambini tra 0 e 3 anni. A Roma - si legge ancora nella ricerca - ben tre genitori su quattro accompagnano i figli a scuola in automobile, contrariamente a quanto accade nelle altre capitali europee. Solo il 47% dei genitori ritiene che la scuola aiuti ad acquisire competenze informatiche di base, contrariamente al dato delle altre capitali europee che oscilla tra il 70 e il 79%. Significativo il focus sulla violenza nelle scuole: secondo il campione dei ragazzi intervistati il fenomeno risulta in forte aumento a Roma (+46%), più che nelle altre città analizzate. Tuttavia, solo uno studente capitolino su quattro ha sentito parlare di episodi di violenza nella propria scuola. - La ricerca approfondisce temi fondamentali tra i quali lo studio dell'inglese, il ruolo della scuola nella preparazione al mondo del lavoro, l'educazione civica nella formazione del cittadino, la violenza nelle scuole, la condizione degli edifici e delle infrastrutture scolastiche, la mobilità nel tragitto tra casa e scuola.

Genitori e ragazzi romani, comunque, mostrano un'enorme fiducia nella scuola pubblica, con una prevalenza netta rispetto ai loro colleghi europei. Nonostante i tagli, la scuola pubblica è vista, ancor oggi, come una grande risorsa di riscatto personale.

na menzione a parte merita la condizione delle infrastrutture scolastiche.

Roma a confronto con Berlino, Vienna, Parigi e Madrid è ultima in classifica per pulizia, manutenzione, sicurezza, qualità della mensa, qualità degli arredi e modernità della struttura, secondo l'opinione dei genitori. Gli studenti esprimono una valutazione meno severa, ma ad ogni modo solo il 70% è soddisfatto della pulizia degli edifici, il 41% boccia lo stato di manutenzione degli stabili e il 50% dei ragazzi non ritiene le strutture sufficientemente moderne. Per il 74% degli alunni gli spazi scolastici potrebbero essere meglio utilizzati al di fuori dell'orario scolastico, in particolare per corsi di lingua straniera, lezioni di recupero e attività sportive. «È un chiaro segno - ha concluso Zevi - che la buona volontà c'è. Bisogna accompagnarla. Occorre recuperare fiducia e aiutare i giovani e ritrovare una speranza».

Ultimo aggiornamento: 13:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA