Roma, mancano 800 insegnanti: a scuola saltano le lezioni di matematica e inglese

Un problema che riguarda il 30 per cento degli istituti capitolini, dove l'assenza degli insegnanti rende l'orario ridotto una costante

Martedì 11 Ottobre 2022 di Camilla Mozzetti e Francesco Pacifico
Roma, mancano 800 insegnanti: a scuola saltano le lezioni di matematica e inglese

La scuola è iniziata da quasi un mese, ma negli istituti di Roma e provincia di ogni grado ed età sono vacanti ancora 800 cattedre. Soprattutto quelle di sostegno. Un problema che riguarda il 30 per cento degli istituti capitolini, dove l'assenza degli insegnanti fa anche saltare le lezioni (soprattutto di matematica, scienze, fisica e inglese) e rende l'orario ridotto una costante. A fare queste stime è l'associazione dei presidi del Lazio. «E c'è il timore - spiega il suo presidente Mario Rusconi - che il problema non si risolverà neanche a novembre, quando arriveranno le nuove assegnazioni da parte dell'ufficio scolastico regionale.

Senza contare che mancano pure i bidelli e gli amministrativi». Alla base del caos due fattori: l'algoritmo utilizzato nella graduatoria provinciale per assegnare l'incarico si è scoperto tarato su dati sbagliati: sì, sono state inserite cattedre già coperte e titoli e più anzianità a insegnanti di fresca abilitazione. Risultato? Sono moltiplicati a dismisura i ricorsi. Se non bastasse, centinaia e centinaia di docenti hanno rifiutato la nomina. Stando all'ultima mappatura stilata dall'Anp del Lazio - ma l'associazione ammette che la ricognizione è parziale - all'istituto comprensivo Villaggio Prenestino mancano tra primaria e scuola per l'infanzia 15 posti per il sostegno e 5 per cattedre ordinarie. Al comprensivo di via Sorriso attendono un'altra trentina di insegnanti di materie ordinarie e un'altra decine per il sostegno. Al Perlasca la direzione si è ritrovata con un docente in più di educazione motoria per 8 ore (che non ci sono), ma senza prof per i cosiddetti posti comuni e per l'assistenza ai disabili. Situazioni critiche anche all'agrario Sereni, al Lucio Lombardo Radice, e, restando agli istituti comprensivi, all'Artemisia Gentileschi, al Leonardo da Vinci di Labico, al Rita Levi Montalcini, al Falcone e Borsellino, al Vivaldi, al Leonori e al Manzoni (qui da coprire ci sono 25 per i posti comuni e per il sostegno). All'istituto comprensivo Contardo Ferrini, a piazza Vescovio, intanto i genitori minacciano di raccogliere le firme per denunciare al provveditore i gravi ritardi nella didattica.

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I PRESIDI
In teoria i presidi potrebbero trovare i supplenti con la chiamata diretta. «Ma in pratica non è così - dice Valeria Sentili, dirigente del Francesca Morvillo - Mi sono anche capitati docenti che non si sono presentati oppure si sono messi in malattia o in congedo appena arrivati a scuola». Cristina Costarelli, preside del Newton, nota che «quando arriveranno le Gps corrette, non è detto che potremmo confermare i docenti scelti come supplenti. Quindi salterà la continuità didattica». Sul fronte degli insegnanti di sostegno la preside Elisa Gentile, all'Elisa Scala, racconta «di aver dovuto chiedere ai docenti disponibili di seguire un più alto numero di ragazzini. Ma in questo modo non si garantisce a nessuno l'assistenza necessaria».

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