La scarica di sassi ha centrato un bus della linea 775 che stava rientrando nel deposito di via Luigi Candoni, alla Muratella. L’ennesimo atto vandalico che si registra nella zona è il secondo solo nel mese di agosto ed è avvenuto sabato nel tardo pomeriggio. L’autista è rimasto illeso: solo tanta paura e il mezzo danneggiato dunque, almeno per questa volta. Sul caso indagano i carabinieri del Trullo e di Villa Bonelli. Il sospetto è che gli autori siano i residenti del vicino campo nomadi di via Candoni. Le indagini sono in corso.
Ma i conducenti che prestano servizio nella rimessa, adiacente al campo rom la Muratella, sono esasperati e scoraggiati. Come è stato accertato infatti, l’obiettivo è il deposito Atac dove le vetture danneggiate vengono parcheggiate in attesa della riparazione. È in quel momento che scattano i raid per cannibalizzare i mezzi e rubare i cavi di rame.
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Il precedente
Il mezzo stava rientrando dal servizio notturno. Il raid è scattato all’ultima fermata prima di rientrare nell’autorimessa. Sul posto erano poi intervenuti gli agenti del commissariato San Paolo che hanno accertato il danneggiamento di un finestrino laterale, trovando il sasso che ha provocato il buco nel vetro.
Sulla questione si erano riaccese forti polemiche. Con la proposta di Marco Palma, consigliere al municipio Roma XI Arvalia, di trasferire l’ingresso ai lavoratori Atac della rimessa in una strada “di servizio”: «La richiesta già presentata alle giunte precedenti, è di una seconda strada di accesso e di uscita riservata all’Atac e al suo personale in direzione via Portuense. L’ho chiesto oltre che per motivi di sicurezza anche per evitare in caso di incidente o di incendio della vegetazione circostante che dal deposito di Candoni non possa uscire nessuna vettura in servizio, provocando un evidente danno sotto diversi profili» aveva dichiarato in una nota ufficiale. A oggi però, nulla è stato fatto e gli autisti - e i bus - sono ancora nel mirino di vandali e sassaiole.