Roma, sassi dei rom contro i bus. Gli autisti: «Abbiamo paura, dateci il taser»

I sindacati: «Lo “storditore” utile per garantire la sicurezza in viaggio»

Domenica 21 Agosto 2022 di Flaminia Savelli
Roma, sassi dei rom contro i bus. Gli autisti: «Abbiamo paura, dateci il taser»

La scarica di sassi ha centrato un bus della linea 775 che stava rientrando nel deposito di via Luigi Candoni, alla Muratella. L’ennesimo atto vandalico che si registra nella zona è il secondo solo nel mese di agosto ed è avvenuto sabato nel tardo pomeriggio. L’autista è rimasto illeso: solo tanta paura e il mezzo danneggiato dunque, almeno per questa volta. Sul caso indagano i carabinieri del Trullo e di Villa Bonelli. Il sospetto è che gli autori siano i residenti del vicino campo nomadi di via Candoni. Le indagini sono in corso. 
Ma i conducenti che prestano servizio nella rimessa, adiacente al campo rom la Muratella, sono esasperati e scoraggiati. Come è stato accertato infatti, l’obiettivo è il deposito Atac dove le vetture danneggiate vengono parcheggiate in attesa della riparazione. È in quel momento che scattano i raid per cannibalizzare i mezzi e rubare i cavi di rame.

Ora però il personale della municipalizzata ai trasporti chiede di alzare, almeno, le misure sulla sicurezza personale. «Chiederemo di essere dotati del taser. L’amministrazione sta trascurando da mesi, anzi da anni, la situazione della rimessa di via Candoni. Siamo esposti e siamo un bersaglio facile per i residenti del campo nomadi. Lo storditore elettrico sarebbe una misura difensiva efficace», segnala Luciano Colacchi, segretario Faisa (Federazione autonoma italiana sindacale degli autoferrotranvieri). La tensione, all’indomani della sassaiola, è ancora altissima. Gli addetti Atac fanno la conta dei danni e sperano di chiudere la questione che da tempo è stata presentata sia all’azienda sia all’amministrazione comunale. «Subiamo furti e vandalismi nel park della rimessa - prosegue il segretario Colacchi - una situazione che nel tempo è degenerata. Ormai gli episodi si ripetono anche più volte nello stesso mese e restano impuniti. Il punto - aggiunge - è proprio la sicurezza che non siamo in grado di assicurare pure ai passeggeri. Ecco perché, adottare il taser almeno ci farebbe lavorare con più tranquillità. Una soluzione va cercata e attuata». Lo scorso 10 agosto la sassaiola era stata “scaricata” contro un bus della linea 719. 

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Il precedente

Il mezzo stava rientrando dal servizio notturno. Il raid è scattato all’ultima fermata prima di rientrare nell’autorimessa. Sul posto erano poi intervenuti gli agenti del commissariato San Paolo che hanno accertato il danneggiamento di un finestrino laterale, trovando il sasso che ha provocato il buco nel vetro. 
Sulla questione si erano riaccese forti polemiche. Con la proposta di Marco Palma, consigliere al municipio Roma XI Arvalia, di trasferire l’ingresso ai lavoratori Atac della rimessa in una strada “di servizio”: «La richiesta già presentata alle giunte precedenti, è di una seconda strada di accesso e di uscita riservata all’Atac e al suo personale in direzione via Portuense. L’ho chiesto oltre che per motivi di sicurezza anche per evitare in caso di incidente o di incendio della vegetazione circostante che dal deposito di Candoni non possa uscire nessuna vettura in servizio, provocando un evidente danno sotto diversi profili» aveva dichiarato in una nota ufficiale. A oggi però, nulla è stato fatto e gli autisti - e i bus - sono ancora nel mirino di vandali e sassaiole.

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