Hanno aperto nuovi gruppi Telegram per cavalcare l’onda e organizzare un altro appuntamento. Mentre nelle chat di Tik Tok e Tellonym - il canale affollatissimo di under 18 perché le conversazioni sono anonime - si confrontano su quanto accaduto tra il Pincio e piazza del Popolo.
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Le pagine social
L’ipotesi ora, è che forse anche dietro quell’appuntamento pomeridiano si sia mossa l’onda della rete reclutando giovanissimi nel cuore della città. Un fenomeno, una nuova moda, che potrebbe replicarsi. «Raga’, me stanno a dì che se sposta a venerdì» è il messaggio lasciato nella chat Telegram, attivata domenica. Gli iscritti postano le immagini caricate il giorno precedente e che hanno fatto il giro del web. Una pagina, intercettata già dagli investigatori incaricati di verificare se si tratti di un canale “fake”. Eppure nella conversazione qualcuno rilancia: «Samuele- si legge- preparate, te venimo a prende con i coltelli». Ancora, nella lista Telegram, con una semplice ricerca compare “Risse a Roma”. Appena una manciata di partecipanti che invitano però a postare video e foto di scontri in giro per la Capitale. Un’altra luce che si accende nel mondo virtuale degli adolescenti. Con la notizia di un nuovo maxi raduno che sta attraversando la rete. Anche su Tellonym, le domande rimbalzano da un profilo all’altro: «Dov’è il prossimo appuntamento?», «Tu ci vieni?», e ancora: «Quando ci rivediamo?». Così come i messaggi e video su Tik Tok.
L’appuntamento
Ma c’è un altro punto d’incontro sabato diventato caldissimo nella Capitale. Mentre al Pincio la tensione tra i gruppi di diverse compagnie degenerava in rissa, all’Eur si sono dati appuntamento in 3mila. Anche in questo caso, sostengono polizia e carabinieri di zona, l’uscita prima virtuale si è trasferita nelle strade e nelle piazze del quartiere. I gruppi di giovani e giovanissimi si sono divisi tra viale Europa, quindi il ritrovo sulla scalinata della Basilica santi Pietro e Paolo. E infine hanno occupato la piazza intorno all’Obelisco. «Siamo tornati indietro di 20 anni» commentano gli agenti. Infatti proprio in quella piazza- tra la fine degli anni ‘90 e i primi del 2000- si radunavano centinaia di ragazzi con le loro auto modificate, pronti a sfrecciare lungo i rettilinei del quartiere. Una moda pure in quel caso, raccontata nel film di Daniele Vicari con Valerio Mastandrea, “Velocità massima”. Sabato invece, i 500 che si sono ritrovati lì si sono limitati a chiacchiere e schiamazzi con gli amici: senza però rispettare le norme anticontagio.