Roma, vaccino in farmacia: «Pronti da aprile». È boom di adesione ai corsi di formazione

Sabato 27 Marzo 2021 di Flaminia Savelli
Roma, vaccino in farmacia: «Pronti da aprile». È boom di adesione ai corsi di formazione

In 700 hanno già detto sì avviando la procedura per il corso di formazione. Ma il bando per i farmacisti - vaccinatori è ancora aperto e la Regione conta di arrivare a mille entro il prossimo mese. Il programma vaccinale che coinvolgerà le 1500 farmacie del Lazio prosegue dunque a ritmo serrato. Un’accelerazione voluta dal ministero della Salute: «Abbiamo approvato una norma che consentirà le vaccinazioni anche in farmacia.

I farmacisti avranno una formazione apposita, saranno previsti spazi che garantiscano la vaccinazione in sicurezza», aveva annunciato la scorsa domenica il ministro Roberto Speranza. Con la macchina organizzativa che era già in movimento. Lunedì infatti è attesa anche la prima lista delle farmacie già idonee. Con la vera “rivoluzione” che per le farmacie sarà appunto non solo la vendita, ma anche la somministrazione del vaccino.

La prima proposta di allargare anche alle farmacie per i programmi vaccinali era stata avanzata lo scorso ottobre, in piena campagna anti - influenzale.

Sollevando polemiche e proteste soprattutto da parte dei medici. E anche in questo caso, restano delle perplessità: «Abbiamo inoltrato una nota alla Regione Lazio perché per la somministrazione dei vaccini anti Covid è necessaria la presenza di un dottore» sottolinea Antonio Magi, presidente dell’ordine dei Medici che precisa: «Nei centri vaccinali e i medici di base, hanno strutture e personale medico da attivare in caso di reazioni allergiche o effetti collaterali. Un sistema studiato e pronto a partire alla prima avvisaglia. Vogliamo solo assicurarci che anche in farmacia siano assicurate tutte le misure sanitarie necessarie».

Ma il nodo è stato sciolto con l’ok del ministero che di fatto, ha già aperto alle strutture farmaceutiche. Intanto la carica dei 700 farmacisti ha inviato (il 22 marzo) la richiesta per accedere al corso di formazione obbligatorio per diventare futuri vaccinatori. I titolari hanno quindi compilato il modulo per «la somministrazione in sicurezza del vaccino SARS-CoV-2/Covid-19» e inoltrato la «richiesta chiavi di accesso per partecipazione farmacisti» come si legge nel portale di riferimento. Intanto ieri, come comunicato dalla Regione sono state 24.950 le dosi somministrate con il totale, dall’inizio della campagna, di 921.801 immunizzazioni.

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IL CORSO

«Siamo in attesa della risposta da parte della Regione e del ministero per le “chiavi d’accesso” alla tappa finale del corso. Ma siamo pronti a partire» conferma Roberto Pennacchio, vice presidente di Federfarma e presidente dell’Ordine di Latina. Che precisa: «Non tutte le strutture hanno gli spazi idonei, ecco perché è stata avviata una campagna di screening. Abbiamo una grande opportunità- aggiunge - in una fase molto delicata». In sostanza, i farmacisti dovranno garantire non solo di essere “idonei” a somministrare le dosi al termine del corso di formazione. Ma le strutture stesse dovranno avere spazi ad hoc da riservare alla seduta vaccinale. Con una prima lista che verrà inoltrata alla Pisana già la prossima settimana. Mentre per i tempi è necessario attendere l’arrivo delle prime scorte di dosi. A quel punto, si prenoterà tramite la piattaforma di prenotazione regionale: l’elenco sarà aggiornato con le farmacie disponibili.

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LE SCORTE

Sarebbe stata intanto individuata la tipologia di vaccino. Cioè il siero con una conservazione adeguata soprattutto per la catena del freddo. Che deve essere garantita a meno 70 gradi per il Pfizer. L’indirizzo dunque, è quello di consegnare ai farmacisti fiale di Johnson & Johnson: il monodose che arriverà in Europa, e in Italia, dal prossimo mese. Con un ordine da 20 milioni di dosi entro il 2021. Ma la “coperta” rischia di essere troppo corta. Autorizzato dall’Ema e poi dall’Aifa (le agenzie del farmaco di Ue e Italia) lo scorso 11 marzo, il siero di Johnson&Johnson dovrebbe arrivare in Italia nel secondo trimestre in 14,806 milioni di dosi. Di queste, 1.184.480 di fiale sono destinate nel Lazio. Anche se l’azienda ha già comunicato che riuscirà a velocizzare la produzione soltanto a maggio. Per aprile dunque, sono previste le prime consegne di 330 mila dosi. Di queste, 27 mila sono destinate alla regione Lazio e la corsa per le prenotazioni è già partita. La Asl Roma 3, per esempio, ha deciso di dedicare l’ hub di via Quirino Majorana alla somministrazione - esclusiva - di J&J. Così come i medici di base, in fila da diverse settimane con le prenotazioni. Il rischio ora per le farmacie è di restare senza fiale ancor prima di iniziare il programma vaccinale. Una falsa partenza dunque. Anche se dalla Pisana arrivano le prime rassicurazioni: ai farmacisti potrebbe infatti essere destinato anche l’AstraZeneca.

 

Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 15:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA