A Roma non succede mai niente di nuovo, perché tutto è già successo prima. È inevitabile quando alle spalle hai secoli di storia. Prendiamo la disputa sulla pizza a 60 euro nel famoso locale di via Veneto. A molti, tra i romani non più giovanissimi, è riaffiorato alla memoria un precedente: la celebre e controversa pizza di via del Boschetto. Fino a una ventina di anni fa, in un localetto poco appariscente del quartiere Monti, ben prima di Briatore i due fratelli Picchioni offrivano si fa per dire la loro pizza a cifre che sarebbero spropositate persino adesso: sulle 50 mila lire, 25 euro circa. Nonostante i prezzi, il ristorante era sempre pieno. Anche allora ferveva il dibattito, che curiosamente ora è ripartito tale e quale come riflesso delle discussioni su Briatore.
Roma, sulla pizza super-costosa si litigava già venti anni fa dai due fratelli Picchioni
Lunedì 22 Agosto 2022
C'è chi se la ricorda come una truffa, chi invece ritiene che valesse la pena spendere quelle somme per una pizza unica a Roma, soprattutto in quegli anni, quando ancora non erano arrivate le pizzerie napoletane. Invece della solita margherita fina (unica variante: con alici o senza) i due Picchioni sfornavano pizze alte e soffici, dal condimento ricchissimo, che magari non includeva il prosciutto pata negra, ma che potevano essere divise anche tra più persone e bastavano per un pasto. Qualcuno chiude la polemica ricordando la regola aurea: «Non siete interessati alla pizza extra-lusso? Ieri come oggi, non siete obbligati ad andarci».
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