Roma, il boom dei parchi a tema (battuti i livelli pre Covid): «Chi non parte viene qui»

Presenze aumentate fino al 20%: ecco tutte le novità

Venerdì 5 Agosto 2022 di Giampiero Valenza
Roma, il boom dei parchi a tema: battuti i livelli pre Covid

Il caldo non accenna a placarsi e il polo dei parchi a tema di Roma viene preso d'assalto: quest'anno vanno verso il loro migliore risultato di sempre. C'è chi già scommette su un +20% di biglietti rispetto al 2019, l'anno pre Covid. Allora tutti i parchi a tema romani messi segnarono intorno a 1,8 milioni di visitatori e un fatturato totale (da biglietti) di circa 41 milioni di euro. Oggi ci sono realtà che ammettono di fare già il pienone: Zoomarine oscilla tra il 15 e il 20% di persone in più. Cinecittà World segna un +20% mentre gli altri, invece, hanno un flusso di visitatori molto più stabile. Rispetto al periodo prepandemico, poi, c'è un nuovo parco: è Roma World, tutto incentrato sugli antichi Romani e sulla loro vita.

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Parchi a tema, è boom


«È un anno da record - spiega Stefano Cigarini, amministratore delegato di Cinecittà World - La stagione sta andando bene anche per un banalissimo motivo: non ci sono stati giorni di pioggia. E abbiamo un grande vantaggio proprio qui Roma: già il clima permette una stagione lunga, che va dai primi di marzo e finisce con l'Epifania».
Di fatto il comparto dei divertimenti compone il secondo polo turistico della Capitale, composto da tre centralità: uno a Sud (Cinecittà World e Roma World a Castel Romano, Luneur all'Eur e Zoomarine a Torvaianica), uno ad Est (Magicland a Valmontone) e due ad Ovest (Hydromania a Casal Lumbroso e Acquafelix a Civitavecchia). «È una realtà nata totalmente grazie a investimenti privati, basti pensare che solo Cinecittà World ha investito più di 200 milioni di euro.

La nostra è un'offerta turistica che amplia quella oggi presente a Roma», prosegue Cigarini. «Tutti insieme, sicuramente, quest'anno supereremo i due milioni di visitatori», aggiunge l'ad di Cinecittà World. A Valmontone numeri da record anche per Magicland. «La stagione sta andando molto bene: siamo già prossimi ai numeri del 2019. Stiamo aggiornando le previsioni di giorno in giorno, anche perché per noi agosto rappresenta circa il 60% del fatturato dell'intero anno», sottolinea Guido Zucchi, amministratore delegato del parco ad Est della provincia.

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Le novità


A Castel Romano il parco nuovo di zecca è Roma World: un viaggio immersivo che porta indietro le lancette al tempo degli antichi Romani e che fa vivere come se si fosse al tempo di imperatori e gladiatori. Novità anche a Torvaianica, da Zoomarine. «Abbiamo tre nuove attrazioni con un'area tematica medievale e possiamo contare su un giardino zoologico con 400 animali - dice Alex Mata, direttore del parco acquatico del litorale Sud - Le temperature quest'anno ci stanno aiutando tanto, il meteo è molto favorevole». E moltissime sono le attività: proprio a Zoomarine in questi giorni è in corso anche un'esposizione dei mezzi della polizia: dalle auto alle moto d'acqua con dimostrazioni operative delle attività delle forze dell'ordine. Anche a Valmontone si continua anche a investire. A giugno del 2023 aprirà un secondo parco, tutto acquatico, proprio firmato da Magicland. «Sarà Magicwater: 40.000 metri quadri di fronte all'attuale parco divertimenti, con scivoli e giochi - precisa Zucchi - Contiamo così di aggiungere altri 300.000 visitatori agli attuali».

 

La sfida


Ad oggi il polo del divertimento capitolino ha di fatto aperto un nuovo attrattore turistico. Infatti, venendo dal Sud Italia, è la prima offerta variegata della penisola, sul modello di quanto accade già a Nord tra Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Oggi, oltre che da Roma e dal Lazio (un bacino di oltre 5,8 milioni di residenti), moltissimi sono i visitatori della Campania e del Centro Italia. «Roma ha in mano una grande opportunità per crescere a livello mondiale proprio grazie ai parchi divertimenti - conclude Cigarini - Possiamo diventare uno strumento per moltiplicare i volumi di turismo degli stranieri, tra cui cinesi e tedeschi. Tutto questo a Roma è possibile, più che nei grandi parchi del Nord Italia. Qui abbiamo più possibilità di crescita».

 

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