Municipi Roma, giù la qualità della vita: Centro in testa, flop Ponte Milvio La classifica

Giovedì 31 Dicembre 2020 di Fabio Rossi
Municipi Roma, giù la qualità della vita: Centro in testa, flop Ponte Milvio La classifica

La zona migliore in cui vivere a Roma, secondo i suoi residenti, è il centro storico, seguito da Montesacro.

La peggiore, a sorpresa, è il territorio del municipio XV, il quadrante nord della Capitale che si snoda tra Cassia e Flaminia, che ottiene un gradimento di poco inferiore al XIV (Monte Mario-Primavalle) e al XI (Portuense-Magliana).

A rivelarlo sono i risultati del monitoraggio annuale dei servizi pubblici erogati ai cittadini direttamente dal Campidoglio, svolto da Federconsumatori Lazio e dalla Cgil di Roma e Lazio. L'obiettivo è «mettere in correlazione il livello di qualità percepito dai cittadini, con la qualità e lo stato di salute dell'organizzazione del lavoro dentro le aziende che quei servizi sono preposte a erogare», si legge in una nota esplicativa allegata al sondaggio. L'analisi è stata condotta nel periodo che va dal 9 al 21 dicembre, su un campione di 685 cittadini dai 15 ai 90 anni così composto: 428 donne, 237 uomini, 27 studenti, 54 senza occupazione, 484 occupati, 20 pensionati.


I DATI
Il risultato che emerge complessivamente è quello di un livello dei servizi considerato insufficiente. Il voto che i romani danno all'insieme dei servizi, infatti, è 5,1, mentre molto severo è il giudizio sulla qualità della vita a Roma, che per il 52 per cento dei cittadini risulta essere insufficiente o pessimo. Non esistono differenze tra il giudizio delle donne e quello degli uomini, che risultano pressoché identici, mentre interessante appare il giudizio sui trasporti pubblici tra gli utenti abituali e coloro che non li utilizzano. Mentre il servizio di superficie (bus e tram) è insufficiente o pessimo soprattutto dagli utenti, sulle linee della metropolitana i giudizi si ribaltano completamente: chi le utilizza le considera in maniera meno negativa, se non addirittura sufficiente.

Tra le diverse fasce di età considerate nell'indagine le differenze più evidenti si rilevano nei servizi culturali e nel verde pubblico, con gradimento più basso da parte dei giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni. Il giudizio è quasi unanimemente negativo, invece, nel caso della raccolta e smaltimento dei rifiuti, per il quale l'83,3 per cento dei romani esprime un giudizio insufficiente o pessimo. Dall'analisi dei dati, poi, emerge che i romani non conoscono o non hanno esperienza di molti servizi erogati dal Comune. La maggior parte degli intervistati dichiara, infatti, di non essere in grado di esprimere un giudizio completo su servizi cimiteriali, servizi sociali, asili nido e farmacie comunali.


LA MAPPA


Tra i municipi, come detto, il voto medio più alto attribuito dai residenti (5,7) si registra nel I (centro storico-Prati), seguito a distanza dal III (Monte Sacro), con 5,3. Quindi, a pari merito (5,2), ci sono il II municipio (Parioli-Salario-San Lorenzo), il V (Pigneto-Centocelle) e l'VIII (Ostiense-Garbatella). Più giù il VI (Tor Bella Monaca-Torre Angela) e il X (Ostia-Acilia), a quota 5,1, seguiti a 5,0 da IV (Tiburtino), VII (Appio-Tuscolano) e XIII (Aurelio-Boccea). Sotto il 5, come voto medio degli abitanti, ci sono il XII (Monteverde-Gianicolense), il IX (Eur-Spinaceto) e, a chiudere la classifica, XI, XIV e XV. «È la prima parte di un percorso che concluderemo a marzo, con un report sulle aziende comunali - spiega Natale Di Cola, segretario della Cgil di Roma e Lazio - Non siamo sorpresi dei risultati negativi e neanche dei settori considerati peggiori, che sono i trasporti e soprattutto i rifiuti».

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