Rabbia e minacce psicologiche giorno dopo giorno sempre più violente, per tre anni di seguito, per renderle la vita impossibile. Non si è mai rassegnato alla fine del matrimonio e, a partire dal 2017, ha cominciato a infastidire la ex con messaggi e telefonate minatorie, denigrandola davanti ai figli minori e agli amici comuni, attribuendole presunti tradimenti.
Motivi per cui l'uomo, 46 anni, oggi è stato raggiunto da un provvedimento di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dall'ex moglie trentenne. Una decisione presa dal gip di Bergamo Maria Luisa Mazzola, su richiesta del pm Chiara Monzio Compagnoni, al termine delle indagini della divisione Anticrimine della questura di Bergamo. L'uomo, che vive in un comune dell'hinterland, è accusato di atti persecutori. Era già destinatario di un ammonimento emesso dal questore lo scorso agosto, ma che non aveva sortito alcun effetto.
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