Mazzette per ottenere gli appalti, oppure per insabbiare eventuali irregolarità relative agli interventi.
LE GARE
Si tratta di due gare bandite nel 2020 e nel 2021. La prima riguarda, appunto, la manutenzione ordinaria negli impianti elevatori degli edifici capitolini ed è stata lanciata dalla Consip. La seconda, invece, fa parte di un pacchetto acquistato dal Comune tramite il mercato elettronico per la pubblica amministrazione, e ha regolato l'assegnazione degli interventi straordinari in una decina di cabine, per un valore di circa 600mila euro.
I LAVORI
Ma non c'è solamente l'assegnazione degli appalti nel mirino della Procura. Gli inquirenti hanno acquisito anche le carte relative agli interventi effettuati, per controllare se siano stati svolti a regola d'arte. Il timore, infatti, è che possibili regali e pagamenti avvenuti sotto banco servissero per oliare il sistema, consentendo una certa libertà nell'effettuazione delle manutenzioni. Ma si tratta di circostanze ancora da verificare. Proprio per questo motivo gli inquirenti hanno acquisito anche gli elenchi dettagliati di tutti gli impianti revisionati, o aggiustati. Nel mirino della Procura, inoltre, ci sarebbero anche altre gare gestite dal Simu: un giro da milioni di euro.
LE PERQUISIZIONI
Le perquisizioni effettuate dalla Squadra Mobile sono avvenute in tutta Roma e sono durate due giorni. La prima è stata fatta mercoledì e la seconda giovedì mattina. Gli indagati sono stati invitati a nominare un avvocato.
Non si tratta della prima inchiesta per corruzione che coinvolge il Simu. Lo scorso marzo, l'ex re degli appalti legati alla manutenzione delle strade, Luigi Martella, ha patteggiato un anno e 3 mesi di reclusione: per anni avrebbe pagato mazzette per circa 400mila euro comprando una decina di funzionari comunali e municipali che avrebbero chiuso un occhio sui controlli, consentendo all'imprenditore di utilizzare materiali scadenti per riparare l'asfalto.