Roma, la tragedia oltre i rifiuti: muore sotto il camion Ama

Giovedì 12 Dicembre 2019 di Mauro Evangelisti
Roma, la tragedia oltre i rifiuti: muore sotto il camion Ama

Travolto e ucciso da un camion dell'Ama, l'azienda romana dei rifiuti, mentre attraversa sulle strisce pedonali. A Roma la raccolta della spazzatura non funziona, ma, come tragico paradosso, si muore travolti dai camion della municipalizzata per un tragico incidente. «No, non l'ho visto. Mi ero fermato alle strisce per lasciare attraversare un gruppo di persone, stavo ripartendo...». Marco M. ha 35 anni e da quasi dieci lavora in Ama, dove è stato assunto come autista. Ieri mattina, attorno alle 9.30, era sulla Casilina alla guida di un compattatore, un camion di grandi dimensioni per la raccolta dei rifiuti. Ha colpito un uomo di 84 anni, Anton Hruba, che stava attraversando sulle strisce pedonali. Si tratta di un cittadino slovacco, padre di una infermiera del Policlinico Umberto I. Ed è il quarto morto nel giro di tre giorni in incidenti stradali a Roma (un quinto è deceduto ieri ad Acilia, dopo un malore mentre guidava).
 



SOCCORSI
L'autista del mezzo dell'Ama si è subito fermato, ma ha capito di avere investito un pedone solo per le urla dei testimoni. E' sceso e sotto choc ha spiegato di non essersi accorto di nulla. L'anziano travolto è stato trasportato al Policlinico Tor Vergata, ma per lui non c'è stato nulla da fare, mentre la Polizia locale del VI Gruppo (siamo nel municipio di Tor Bella Monaca, nella periferia est della Capitale) ha iniziato la trafila delle cose da fare in questi casi: rilievi, raccolta delle testimonianze, test dell'alcol e della droga per l'autista dell'Ama, che ora è indagato per omicidio stradale. Ma la tragedia di ieri, in una città sicuramente non a misura di pedone, in cui attraversare sulle strisce pedonali non è garanzia di sicurezza, apre anche una riflessione sui servizi pubblici. «In questo caso - ripetono però i colleghi di Marco M. - è stata solo una questione di grande sfortuna, perché dall'alto della cabina se il pedone passa proprio vicino finisce in un cono d'ombra, non è possibile vederlo».
 
 


Ma cosa è successo ieri mattina sulla Casilina? Siamo all'altezza del civico 1814, «proprio di fronte a un grande supermercato, alla Borghesiana ma già quasi in Borgata Finocchio», spiega il presidente del VI Municipio, Roberto Romanella. Sulle strisce pedonali sta attraversando un folto gruppo di persone. Il mezzo dell'Ama si ferma e aspetta, apparentemente, almeno secondo le prime testimonianze raccolte dalla Polizia municipale, avviene ciò che in qualsiasi città dovrebbe essere normale ma a Roma lo è un po' di meno, il rispetto delle strisce pedonali.
L'errore e la tragedia arrivano dopo: l'autista del mezzo di Ama, che ha preso servizio al mattino presto, pensa che il passaggio dei pedoni sia concluso e riparte. Il pensionato di origine slovacca, che a Roma vive con dei familiari che ieri sono accorsi al Policlinico Tor Vergata, invece immagina che il camion non ripartirà, poiché l'ha visto fermarsi.

Anche lui attraversa, arriva da destra, dunque dalla parte opposta rispetto al posto di guida, probabilmente finisce in quella zona cieca in cui per l'autista è impossibile vedersi o, altra ipotesi, paga una fatale distrazione del dipendente dell'Ama e viene colpito con violenza, finendo a terra. Il resto della storia lascia spazio allo choc dell'autista dell'Ama e alle indagini. Il camion finisce sotto sequestro, mentre dal vertice della municipalizzata, l'amministratore unico Stefano Zaghis, fa sapere: «Esprimo profondo cordoglio e massima vicinanza, mia personale e a nome di tutta Ama S.p.A., ai familiari della persona vittima del tragico incidente su via Casilina che ha visto coinvolto un nostro mezzo. Tecnici e funzionari aziendali stanno già fornendo la massima collaborazione alle Autorità competenti preposte all'accertamento della dinamica dei fatti».

SCENARIO
Ama è una società che, oltre ai guai conosciuti e sviscerati della raccolta che non funziona e dei rifiuti che restano per strada, si affida a una flotta aziendale dall'età media molto alta e con una percentuali di avarie superiore alla media di altre società simili. Ogni giorno circa il 40-50 per cento dei camion dell'Ama resta fermo nelle officine perché non funzionante. E Roma è una città in cui le categorie più deboli di chi si sposta - scooteristi, ciclisti e pedoni - sono perennemente a rischio. In tre giorni quello sulla Casilina è stato il quarto morto: un uomo di 77 anni è stato investito sulle strisce pedonale in zona Prenestina, un romeno di 36 anni è stato travolto mentre tentava di attraversare il raccordo e un ciclista è rimasto ucciso in una strada laterale sulla Colombo, all'Infernetto.
 

Ultimo aggiornamento: 12:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA