Roma, feste proibite in hotel e discoteche: e si balla anche con il cartello di divieto

Dal Fleming al Torrino: maxi-ressa senza mascherina, si balla fino a tardi

Domenica 2 Gennaio 2022 di Marco Pasqua
Danze proibite nella notte: i vigili multano tre locali

La task force messa in campo dalla Prefettura per evitare assembramenti a rischio e vigilare sugli illeciti nella notte di Capodanno non è bastata a scoraggiare feste e balli proibiti. In alcuni casi, anche con centinaia di persone che hanno trasformato i saloni dei ristoranti in piste da ballo. E non è mancata la ressa anche nei luoghi all’aperto tradizionalmente ritrovo della movida: da piazza Trilussa a Campo de’ Fiori, soprattutto a ridosso della mezzanotte, quando molte persone si sono date appuntamento per brindare insieme sotto alle stelle.

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Si è ballato, per citare alcuni dei casi più eclatanti, al Fleming, nel locale “La Villa”: cena venduta a 150 euro, privé a 1500. Dove pure i vigili si sono presentati, poco prima dell’una, controllando Green pass e accessi dei clienti: ma è bastato che uscissero dalla struttura, perché i clienti si scatenassero. Alle pareti di una delle sale, erano stati affissi dei cartelli con scritto “Vietato ballare”: gli stessi che, dopo il brindisi di Mezzanotte, sono stati strappati dai clienti dalle pareti e usati durante le danze. Balli senza mascherine anche all’hotel Mercure, nella zona di Roma Sud: prezzi a partire da 110 euro a persona, locale di fatto sold out. Pubblico di giovanissimi, che nella prima fase hanno cenato ai rispettivi tavoli, mentre dopo il brindisi hanno trasformato la sala in una discoteca, condividendo poi i video di quei momenti su Instagram. All’Eden, nella zona dello Stadio Olimpico, uno dei Pr riprendeva gli ospiti della struttura e scriveva: «Non si può ballare», mentre le immagini mostravano l’esatto contrario. Sold out anche la cena al Salaria Sport Village: qui i clienti, per lo più under 25, sono saliti sui tavoli e si sono esibiti in danze sfrenate – ovviamente senza indossare la mascherina. «Ci aspettavamo quello che sarebbe successo: i controlli non sono sufficienti ala quantità di eventi che ci sono e quelli che ne fanno le spese siamo noi che veniamo discriminati - sottolinea Antonio Flamini, presidente del Silb di Roma, il sindacato dei locali da ballo - Esigiamo una compensazione immediata alla nostra chiusura che ci ha recato l’ennesima danno economico sentendoci per l’ennesima volta discriminati rispetto ai “colleghi” più fortunati come ristoranti o hotel, meno soggetti ai controlli».

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Multe anti furbetti

Sul fronte dei controlli andati a segno, si segnala il blitz dei vigili da “Profumo”, nella zona della Camilluccia: oltre al mancato uso delle mascherine è partita una segnalazione alla Asl per gravi carenze igienico sanitarie all’interno dei locali. Al “Piper”, in II Municipio, inoltre, è stata elevata una sanzione per il mancato uso delle mascherine da parte del personale impiegato. Nelle prime ore della mattina di ieri, inoltre, i vigili si sono recati all’interno di un locale del centro, dove, oltre al mancato uso delle mascherine da parte del personale impiegato, hanno individuato un dipendente privo del green pass. 
 

Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 10:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA