Roma, rapinatori con volti coperti dalla mascherina: è boom di colpi

Lunedì 6 Luglio 2020 di Marco De Risi
Roma, rapinatori con volti coperti dalla mascherina: è boom di colpi
Boom di colpi di rapinatori con il volto coperti dalla mascherina anti Covid19. Erano trascorsi pochi giorni dall’inizio della quarantena e fu facile, quasi naturale, per i rapinatori romani adottare la mascherina per coprirsi il volto al posto del classico passamontagna o del casco integrale, durante i colpi a mano armata.

Ammontano a circa 50 i colpi messi a segno con questo tipo di ”escamotage” dall’inizio della fase 1 ad oggi. Semplicissimo per i banditi usare la protezione per celare il volto e continuare a fare rapine negli esercizi commerciali. Proprio due giorni fa, un bandito solitario, armato di coltello, con la mascherina, ha colpito in una tabaccheria di via Prenestina: pochi soldi e forse per questo, il malvivente ha preso anche un mazzo di ”gratta e vinci”.

Un’arma subdola, la mascherina, usata in tutti i quartieri romani. Nella fase 1 del Covid 19, i negozi presi di mira sono stati quelli che obbligatoriamente dovevano rimanere aperti. Una pioggia di colpi a alimentari e farmacie. 

«La mascherina - fa notare un investigatore - avvantaggia i banditi anche nelle fasi iniziali dei blitz, quando si deve fare la fila per entrare nei negozi. Si spacciano per normali clienti e poi, una volta tirate fuori le armi, danno l’assalto alla cassa». Insomma, la mascherina è ormai è entrata a tutto tondo nel ”kit” del rapinatore romano. Facile da usare e da occultare durante la fuga. Rapine di questo tipo sono quasi diventate la norma, da Ostia fino alla periferia Nord.

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Colpi sono stati registrati al Nomentano, a San Basilio, a Monteverde, al Casilino ma sono solo i quartieri più colpiti: il crimine non ha trascurato gli altri. Numerosi gli arresti da parte di polizia e carabinieri, seguiti a indagini che si sono rivelate più complesse del previsto. I banditi, con la mascherina sul volto, sono difficili da identificare anche per le telecamerea  circuito chiuso dei negozi svaligiati. «La protezione sanitaria - fa notare un inquirente - copre completamente il volto. Non ci da la possibilità di verificare nessun parametro somatico che possa indicarci l’identità del responsabile».

Il crimine si è naturalmente adeguato alla situazione del virus, e la mascherina ha facilitato gli assalti anche in banca o alle Poste.
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