Roma, turista inglese cade in una buca e si ferisce: lungotevere, asfalto groviera

Domenica 13 Settembre 2020 di Raffaella Troili
Roma, turista inglese cade in una buca e si ferisce: lungotevere, asfalto groviera

Passeggiava con il marito, in monopattino, nel cuore di Roma quando è inciampata in una buca a lungotevere Tor di Nona, sbattendo la testa. La donna una turista inglese perdeva sangue dalla testa, passanti e automobilisti si sono fermati per prestarle soccorso e soprattutto per evitare che altre automobili potessero travolgerla. Fino all’arrivo dell’ambulanza del 118 che l’ha soccorsa.

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Su quel tratto, tra piazza Sant’Angelo e Ponte Umberto, l’asfalto è particolarmente sconnesso, certo non è una città adatta ai monopattini. La donna, londinese, giaceva a terra senza muoversi mentre il sangue le scorreva dalla testa. Una scena che ha spinto i numerosi testimoni a fermarsi prima dell’arrivo dei soccorsi. La vittima è caduta proprio in un tratto di strada deteriorato e disconnesso dove è presente una buca “evidenziata” da una sorta di quadrato di gesso sbiadito. In molti si sono fermati preoccupati, e oltre a chiamare i soccorsi hanno “deviato” il traffico proteggendo la povera donna.

I SOCCORSI
Ma in quel tratto l’asfalto è particolarmente disconnesso, specie nel lato laterale in cui pedoni lasciano il marciapiedi per attraversare la strada. Proprio dove manca un pezzo e si crea una buca la donna è caduta a terra suscitando l’attenzione di tanti. La cosa curiosa al di là dell’incidente è che l’asfalto sia particolarmente deteriorato proprio in prossimità dell’attraversamento. Rattoppi vari non sono riusciti a rendere sicuro il passaggio e ieri farne le spese è stata la turista inglese. Perché a ridosso del marciapiedi lungo il primo tratto di strada l’asfalto è una groviera e dove è caduta la donna manca proprio un pezzo. A vederlo, quel tratto di strada, è come uno dei tanti tratti rattoppati che si trovano a Roma ma il fatto che sia in centro rende l’idea dell’abbandono e del degrado. Non si tratta di una questione estetica, camminare sui carboni ardenti non piace a nessuno, specie se si è in vacanza, specie si passeggia nel centro della capitale. 

L’SOS
Tra l‘altro in quel tratto della città tra aggressioni legate alla movida e abbandono e incuria, ci sarebbe molto da fare. Secondo l’Ania tra le strade più pericolose e malandate proprio a causa di buche e dossi c’è proprio il lungotevere. Buche, voragini, radici di alberi sporgenti, segnaletica assente od offuscata dalla piante, fino ai semafori distanti che non frenano la velocità di chi è alla guida di auto e scooter. La sicurezza non solo degli automobilisti ma anche dei pedoni è a rischio. 

Sul lungotevere in particolare i rattoppi creano mini voragini: ovvero, anche nel centro di Roma, nel salotto buono, dove però ogni giorno per necessità e lavoro si riversano anche migliaia di romani, si crea una gimkana pericolosa per chi percorre il lungotevere.

L’asfalto colabrodo e pericoloso non è degno di una città, che sia il centro o la periferia. Ripartiamo dall’asfalto colabrodo, dalle strade che ci fanno vergognare di essere a Roma. 

Ultimo aggiornamento: 14 Settembre, 00:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA