Roma, bus bocciati dai cittadini: ultimo posto in Europa. Contento solo uno su 4

Indagine della Commissione Ue: insufficienti soprattutto le linee di superficie

Lunedì 21 Marzo 2022 di Fabio Rossi
Roma, bus bocciati dai cittadini: ultimo posto in Europa. Contento solo uno su 4

Molto peggio di Vienna, Helsinki e Oslo (e più o meno era immaginabile). Ma anche sotto Tirana, Belgrado e Bucarest: le città che precedono Roma sul fondo della classifica della soddisfazione per i trasporti pubblici espressa dai cittadini delle capitali del Vecchio continente.

L'indagine sulla qualità della vita nelle grandi città - condotta dalla Commissione europea anche nei Paesi che non fanno parte dell'Ue - mostra una sonora bocciatura da parte dei romani del trasporto pubblico locale: solo il 26 per cento è soddisfatto del servizio offerto dall'Atac e dalle altre aziende che compongono la rete di mobilità della Città eterna. Con un'avvertenza: i dati si riferiscono ancora al periodo governato dalla precedente amministrazione capitolina, ma dimostrano come sia ancora molto lunga la strada per riportare Roma a un livello in linea con gli standard di qualità abituali in giro per l'Europa.

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Il trend

Nello studio di Bruxelles si evidenzia come, in generale, la soddisfazione dei cittadini europei sul trasporto pubblico vada di pari passo con quella generale sulla qualità della vita nella propria città. Su questo, quantomeno, la Capitale italiana si stacca dalla media generale: se poco più di un romano su quattro, infatti, è complessivamente contento del servizio di bus, tram e metropolitane, tre su quattro lo sono in generale di vivere nella Città eterna. Ma la graduatoria che riguarda il tpl è impietosa. Sono lontanissime le città dell'Europa centrale e settentrionale: sopra l'80 per cento di gradimento del trasporto pubblico, da parte dei propri abitanti, ci sono Vienna, Praga, Helsinki, Ginevra, Praga, Oslo, Tallinn, Vilnius, Lussemburgo, Stoccolma, Londra, Varsavia e Copenaghen. Roma è lontanissima, al 26 per cento, lasciata all'ultimo posto anche dalle capitali di Albania, Serbia, Romania e Cipro. Non un grande biglietto da visita, questo, per un sistema della mobilità romana che il Campidoglio vuole rimettere in sesto in questi anni, partendo dal salvataggio dell'Atac, ancora alle prese con il piano di concordato preventivo, ma con una realtà che paga anni di manutenzione carente o assente.

Il report

D'altronde anche l'ultima indagine sulla qualità della vita e dei servizi cittadini relativa al 2021 - realizzata come di consueto dall'agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale (Acos) - presenta una situazione ancora insufficiente, come voto medio dei romani sul trasporto pubblico locale, con i mezzi di superficie che restano il punto debole del settore: gli abitanti della Capitale assegnano, per lo scorso anno, un 5,7 su 10 ad autobus e tram, un 6,1 alle metropolitane e 5,8 al servizio taxi. E la prossima estate sarà particolarmente problematica: da giugno la metro A chiuderà alle 21 nei giorni feriali, per un anno e mezzo, mentre nei fine settimana seguirà il normale orario di chiusura all'una e mezza. Per quanto riguarda la linea B, invece, le chiusure serali anticipate alle ore 21 sono in programma da martedì 19 aprile a lunedì 6 giugno, e avverranno lungo la tratta compresa tra Laurentina e Castro Pretorio, anche a causa di lavori in programma alla stazione Colosseo. Se non bastasse ancora, da giugno e per sei mesi non circolerà il tram 8 - per rifare i binari - da piazza Venezia al Casaletto: sarà sostituito da bus navetta.

Ultimo aggiornamento: 17:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA