Si guarda soprattutto alla riapertura dei teatri, a quella delle discoteche, a dare una prospettiva ai Neet, i giovani che non studiano e non lavorano, a rafforzare la filiera corta dell'alimentare. La Banca d'Italia si aspetta un'accelerata nella crescita dal terzo trimestre. Cioè dopo l'estate. Anche per questo la Regione Lazio si appresta a mettere in campo altri 43 milioni di euro di ristori e incentivi (mancano gli ultimi bandi) alle aziende più colpite dal Covid, per dare un'accelerata alle ripartenze, che soprattutto nel settore del terziario stenta a carburare.
Ristori, ecco le cifre
Un altro milione di euro sotto forma di ristori è stato predisposto invece per i gestori delle discoteche, di fatto le uniche attività ancora ferme dall'inizio della pandemia. Sempre guardando ai comparti più colpiti dalle chiusure del Covid, sono pronti sostegni per 3 milioni per le associazioni, le società, le cooperative, le imprese che si occupano di cultura. Nello stesso provvedimento rientrano le associazioni di promozione sociale e i gestori di sale teatrali fino a 100 posti. Con altri 4 milioni saranno finanziate le attività di formazione dei ragazzi, che un tempo si dicevano scoraggiati e che in realtà molto spesso sono costretti a lavorare in nero: cioè quelli che non risultano iscritti all'università o non hanno un posto fisso.
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L'EREDITÀ DEL COVID
La pandemia, nonostante il nostro territorio abbia registrato meno casi di contagiati e giorni di chiusura in zona rossa, ha lasciato forti strascichi sull'economia del Lazio. Soprattutto sul versante sociale, come ha certificato Bankitalia, con 40mila famiglie in più che hanno chiesto e ottenuto il reddito o la pensione di cittadinanza e l'aumento dei disoccupati concentrato tra gli under34 (perso il 5,4 per cento dei posti) e le donne (-3,1), mentre la porzione di persone che vivono in famiglie senza redditi da lavoro, soprattutto, giovani, è salita all'11 per cento. Anche per questo il nuovo pacchetto di ristori e sostegni della Regione guarda a queste categorie. Spiega il governatore Nicola Zingaretti: «Abbiamo erogato quasi la totalità delle risorse messe a disposizione dalla Regione Lazio per dare un aiuto alle imprese, alle partite Iva, ai lavoratori autonomi nei mesi più duri della crisi. I circa 538 milioni di euro che abbiamo erogato, su un totale di 544 milioni hanno rappresentato un'ancora di salvezza per migliaia di imprenditori e lavoratori, specie per quelli più fragili e con meno garanzie: colf, badanti, gestori di bar e ristoranti, lavoratori del mondo dello sport, cinema, piccole librerie. Non ci fermiamo. Continuiamo a combattere il virus sul fronte sanitario con i vaccini, e mettiamo a disposizione ulteriori 43 milioni su nuove misure di sostegno al tessuto produttivo e ai lavoratori».
Per concludere: «Perché gli effetti della crisi si fanno ancora sentire e perché sappiamo che non si potrà mai ripartire davvero, se qualcuno verrà lasciato indietro». Sempre nel prossimo pacchetto, ecco 1,389 milioni di euro per le imprese per i consorsi industriali, 1,859 milioni per le librerie indipendenti e le piccole case editrici del Lazio, quattro milioni ai Comuni che devono riqualificare i mercati rionali, 1,380 milioni per chi fa formazione cultura e promozione della lettura, 2 alle imprese editoriali. Vale 15,5 milioni di euro lo stanziamento del turismo: 10 milioni (già in corso di erogazione) per la campagna Lazio più notti, più sogni, dove è la Pisana ad accolarsi il costo di una o più date in alberghi convenzionati, 4,5 milioni per chi fa attività di promozione e uno destinato alla categorie di guide e accompagnatori.
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