Roma, ipotesi ristoranti aperti di sera. Assessore al Commercio: «Pronti a dare il via libera»

Venerdì 26 Febbraio 2021 di Lorenzo De Cicco
Roma, ipotesi ristoranti aperti di sera. Assessore al Commercio: «Pronti a dare il via libera»

«Se il governo non apre i ristoranti di sera, Roma è pronta a fare da sola. Stiamo valutando un’ordinanza ad hoc». Andrea Coia, neo-assessore allo Sviluppo economico della Capitale, fa capire che la richiesta all’esecutivo, anticipata dal Messaggero la settimana scorsa e poi rilanciata in tv dalla sindaca Virginia Raggi, non è una mossa spot, una carta calata sul tavolo della crisi solo per racimolare consenso tra i ristoratori.

Il tentativo di passare dalle parole ai fatti c’è. Uno strappo, per venire incontro a migliaia di attività sbalestrate dagli effetti economici della pandemia.

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L’obiettivo qual è, assessore?
«Permettere ai ristoranti di restare aperti fino alle 22, col rispetto rigoroso delle distanze, anche maggiori rispetto a oggi. I tavoli, dopo le 18, potrebbero essere ridotti di un altro 50%, con un protocollo di sicurezza stringente. E con controlli molto severi della nostra Polizia locale, che, ricordiamo, ha già sanzionato diversi locali che non rispettavano le norme, disponendo pure la chiusura. Il messaggio che vogliamo dare è: per chi non rispetta le regole niente sconti, ma chi le rispetta deve poter lavorare, in sicurezza».

In Regione, l’assessore alla Sanità D’Amato ha detto che quella di Raggi è una richiesta elettorale. E che non ci sono le condizioni con questo livello di contagi. Anche nella maggioranza di governo non c’è una posizione chiara, tra gli aperturisti alla Salvini e i rigoristi.
«Allora diciamolo: se il governo non lo fa, stiamo valutando di farlo noi con una nostra ordinanza. Gli esperti sanitari vanno naturalmente sentiti sulle prescrizioni da mantenere all’interno dei locali. Da loro non vorremmo veti ma indicazioni di sicurezza. C’è un tema drammatico che non può essere più eluso: dobbiamo dare una mano a un settore che ha sofferto troppo. Serve un’equità di trattamento rispetto ad altri comparti del commercio».

In che senso?
«Pensiamo ai grandi magazzini: oggi possono entrare i clienti fino a sera. Potrebbe avvenire la stessa cosa nei ristoranti, con tutti i controlli».

l Lazio si mantiene per il rotto della cuffia in zona gialla. Ma i contagi aumentano, rischiamo l’arancione. L’ordinanza per le aperture serali durerebbe anche col cambio di colore?
«In zona gialla sicuramente, in arancione è da valutare. Sicuramente non resterebbero aperti in zona rossa. Dovrebbe esserci un’analogia con le altre attività commerciali, che in arancione comunque rimangono operative, sempre con flussi contingentati».

Voi dite: aiutiamo i ristoratori e i bar in crisi. Ma come si contiene la movida, soprattutto ora che andiamo verso la primavera?
«Tra le altre mosse che stiamo studiando, c’è il divieto di vendita di alcolici da parte dei minimarket dopo le 18. Oggi il divieto scatta alle 21, ma se concediamo aperture serali ai locali, bisogna evitare che il messaggio sia: liberi tutti. Con questo doppio intervento, un romano sarebbe libero di prendersi una birra al tavolino ben distanziato di un locale regolare, anziché fare scorte al minimarket e poi assembrarsi con gli amici a pochi metri di distanza, scene che si vedono di continuo».

La Ztl riaprirà mai?
Per noi è legata alla zona rossa. Se arrivassimo in zona rossa, riaprirebbe in automatico. Ma quando siamo in zona gialla e arancione, con le scuole aperte, ci sono flussi di traffico che pensiamo di regolare con i varchi chiusi. Stiamo comunque pensando ad alcune alternative: mini-permessi per attraversare la Ztl, destinati a chi si occupa delle consegne per ristoranti, pizzerie, bar e gelaterie. La platea interessata è di circa mille-2mila attività: consideriamo che non tutti utilizzano i rider, per cui sono previste commissioni. Un’altra iniziativa che stiamo studiando è “Ride to shop”: se vieni in bicicletta in centro a fare shopping o a cena, avrai uno sconto del 10%. Faremo presto una convenzione con le organizzazioni del settore. Il centro storico da rilanciare è un altro grande tema cruciale, oltre alle riaperture».
 

Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 14:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA