Rifiuti, la Regione: «Raggi ha solo 24 ore: subito i siti o commissariamo»

Lunedì 25 Novembre 2019 di Mauro Evangelisti
Rifiuti, la Regione: «Raggi ha solo 24 ore: subito i siti o commissariamo»

La Regione ha pronta l'ordinanza con la lista delle cose che Roma Capitale e Ama devono fare per mettere in sicurezza la città sul fronte dei rifiuti. Se nel vertice convocato al ministero dell'Ambiente, che si svolgerà o stasera o domattina, la sindaca Virginia Raggi continuerà ad alzare le barricate, scatteranno i poteri sostitutivi. Il commissariamento. «Non possiamo consentire che la Capitale sia travolta da una gravissima emergenza igienico-sanitaria. Se non agisce la Raggi, agiamo noi. Roma deve fare i centri di stoccaggio, gli impianti di trattamento e la discarica» ripete l'assessore ai Rifiuti della Regione, Massimiliano Valeriani, che ovviamente si sta muovendo d'intesa con il governatore Zingaretti.

Assessore, la Raggi e Ama continuano a dire che deve essere la Regione a indicare dove portare i rifiuti, anche quando, il 31 dicembre, la discarica di Colleferro chiuderà per sempre.
«Basta con questo gioco, basta continuare a fare finta che le responsabilità non siano di Roma Capitale. In sintesi: diremo nell'ordinanza a Roma cosa deve fare, se continuerà questa inerzia, allora con i poteri sostitutivi ci sarà l'effetto di surroga».

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Cosa farete per evitare l'emergenza?
«Tutto ciò che è necessario a breve, medio e lungo termine. Ricordiamo sempre che ad oggi Roma e Ama non hanno più impianti, a parte il Tmb di Rocca Cencia che ogni giorno è a rischio perché sotto pressione».

Più nel dettaglio?
«Serve un'assunzione di responsabilità di Roma Capitale nel territorio di Roma Capitale. Servono impianti di trattamento; centri di stoccaggio, subito, dove mettere gli scarti prodotti dai tmb che dal 31 dicembre non potranno più andare nella discarica di Colleferro. Anche il ministro Costa ha parlato di centro di stoccaggio. Ai cittadini va spiegato che in un centro di stoccaggio vanno scarti secchi, che non producono cattivo odore. E restano lì solo temporaneamente».

Sarà a Falcognana? Ne farete più di uno?
«Noi indichiamo la strada da seguire, io spero ancora che la Raggi abbia finalmente il coraggio di prendersi le sue responsabilità. Ormai è rimasta sola, la sua inerzia è criticata da tutti».

La scelte, che dovrete prendere al posto della Raggi, rischiano di essere impopolari.
«Non so se saranno popolari o impopolari. Ciò che sicuramente è impopolare è spingere Roma verso una gravissima emergenza igienico-sanitaria. La Capitale del Paese».

Quali saranno le altre prescrizioni indicate nell'ordinanza, oltre alla realizzazione del centro o dei centri di stoccaggio che aveva chiesto anche Costa?
«Sei-sette mesi fa Ama e la Raggi avevano detto che avrebbero fatto una gara per portare i rifiuti all'estero? Lei ha visto nulla? Ecco, questo è il secondo passaggio. Va pubblicato un bando europeo, in modo da avere una soluzione alternativa che metta il sistema in sicurezza. Nel frattempo Campidoglio e Ama devono indicare il sito della discarica e realizzarla. Non serve un grande impianto, ma una struttura di servizio perché bisogna accelerare sulla differenziata. Faccio notare che con la Raggi l'indifferenziato è invece aumentato».

Difficile però fare un bando europeo o programmare impianti per un'azienda come Ama che non approva un bilancio dal 2016.
«Questa sarà una delle altre prescrizioni. Ama va messa in sicurezza. La Raggi, invece di fare scaricabarile, non spiega perché in tre anni e mezzo ha cambiato sei amministratori delegati e perché ancora non c'è un piano industriale. Anche questo è colpa della Regione? È sempre colpa di qualcun altro?».

Serve una discarica a Roma?
«Lo ripeto: serve.
Ed è troppo comodo fare come ha fatto l'altro giorno la Raggi che ha deciso di mandare i rifiuti a Civitavecchia. Vuole pesare sempre su altri territori. Roma produce ogni giorno 3.000 tonnellate di indifferenziato, non intende fare nulla per rendersi autosufficiente?».

Ultimo aggiornamento: 12:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA