Un minuto e 200 metri di vergogna. Un tappeto di rifiuti, buste di plastica e cartoni che attraversa via Cassia, a Roma nord. Una discarica a cielo aperto, non nascosta in qualche angolo di periferia, ma visibile a tutti, cittadini e istituzioni, ai centinaia di automobilisti che ogni giorno percorrono quella strada costretti a sopportare l'odore che con il caldo sta diventando sempre più insopportabile.
Emergenza cassonetti pieni e rifiuti in strada davanti al ministero dell’Ambiente
Piazza della Repubblica diventa una discarica. I residenti: «Uno scempio»
«Inqualificabile quanto sta avvenendo in questa città», scrive un cittadino pubblicando un video di via Giacomo Andreassi. Un filmato che sui social viene condiviso da un profilo all'altro. Stanotte tre camion hanno pulito quello scempio, ma dalla Giustiniana a La Storta a Isola Farnese la situazione è sempre la stessa. Disastrosa.
«Riprendiamoci Roma» è l'appello dei cittadini stanchi di vivere nel degrado di quella che - nonostante tutto - rimane la città più bella del mondo. E allora cittadini, gente comune, vip e non, hanno deciso di fare squadra. E di mettere in rete, di denunciare l'incuria con cui sono costretti a vivere ogni giorno. Lo fa il signor Achille che abita sulla Cassia, lo fa Rita Dalla Chiesa da Vigna Stelluti, quartiere chic sempre a Roma Nord, lo fa la showgirl Elena Santarelli che pubblica una foto di cassonetti strabordanti, lo fa la mamma che pubblica la foto di sua figlia costretta a passare ogini giorno davanti a cumuli di immondizia per andare all'asilo.
L'emergenza rifiuti diventa virale, rimbalza sui profili dedicati ai quartieri, «vergogna», «mai vista una cosa simile», «vedere Roma così fa male».
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