Avevano fatto richiesta e ottenuto il reddito di cittadinanza ma in realtà truffavano lo Stato. Lavoravano tutti e abitavano nelle zone più facoltose di Roma. Dichiarazioni incomplete o false avevano permesso di ottenere il sussidio pur senza averne diritto. Un danno da mezzo milione di euro per l’Inps.
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I furbetti del reddito, come agivano
Più o meno agivano tutti allo stesso modo: in sede di compilazione del modulo che attesta i requisiti bastava omettere alcuni particolari, oppure dichiarare la loro residenza continuativa in Italia quando così non era. Ed il gioco era fatto. In un paio di casi i furbetti erano riusciti a mettere da parte addirittura 20 mila euro. Un sistema rodato che li faceva sentire al sicuro tanto che qualcuno aveva deciso di comprarsi una macchina nuova. E proprio da alcune immatricolazioni sospette che sono partite le indagini. Dalle successive verifiche effettuate si è scoperto che percepivano tutti il reddito di cittadinanza, da lì i controlli incrociati per verificare effettivamente che ci fossero i requisiti. I Carabinieri hanno così scoperto che «le dichiarazioni fornite nella richiesta di fruizione del reddito di cittadinanza erano tutte false. Avevano omesso o meglio falsificato informazioni dovute, come quelle inerenti la permanenza nello Stato italiano, per cui non ne avrebbero avuto diritto o il fatto di essere stati sottoposti in passato a misure di interdizione», spiegano gli inquirenti. Nell’indagine durata sei mesi, è emerso come chi usufruiva del Reddito di Cittadinanza, viveva nelle zone più abbienti di Roma. I carabinieri, infatti, li hanno rintracciati tra i Parioli, Salario, Triesta, viale Libia, viale Eritrea, il Nomentano e la zona di piazza Bologna.
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Il danno
Tutto è iniziato da una serie di segnalazioni dell’Inps che aveva notato come 108 persone avevano ottenuto indebitamente il beneficio, accumulando complessivamente un ingiusto profitto ed un eguale danno erariale pari a 450.000 euro circa. In un caso, un paio di persone avevano messo da parte addirittura 20mila euro ciascuno. Gli accertamenti dei Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno consentito di accertare che alla base della indebita percezione del Reddito di Cittadinanza A carico delle 108 persone sarà immediatamente sospeso il beneficio percepito fino ad oggi. Seguirà, poi, una richiesta di risarcimento del danno causato alle casse dello Stato.