Boss mafioso stacca con un morso il dito ad un agente e lo ingoia, choc a Rebibbia

Martedì 8 Settembre 2020 di Giuseppe Scarpa
Choc a Rebibbia, boss di Cosa Nostra stacca con un morso il dito ad un agente e lo ingoia
Con un morso ha amputato il mignolo di un agente della penitenziaria. Poi ha ingoiato il dito. L'episodio è avvenuto a Rebibbia il 17 giugno. L'autore del gesto è il boss di mafia Giuseppe Fanara, adesso destinatario di una nuova misura cautelare che gli è stata notificata in carcere per i reati di lesioni aggravate, lesioni gravissime e resistenza. L'uomo, 60 anni, condannato all'ergastolo, è stato uno degli esponenti di Cosa Nostra più temuti in Sicilia. Per questo motivo da nove anni è ristretto al 41-bis.

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L'AGGRESSIONE
Il 17 giugno Fanara ha aggredito sette poliziotti della penitenziaria. L'uomo è andato in escandescenza al termine di un controllo all'interno della sua cella.

Il boss si è scagliato contro il primo agente. Lo ha afferrato per il collo. Entrambi sono caduti a terra. Fanara ha continuato a lottare: ha sferrato un pugno al volto del poliziotto. Durante la lite ha morso l'agente alla mano staccandogli il dito mignolo della mano destra. L'arto non è più stato ritrovato.

Ed è per questo motivo che gli inquirenti, il sostituto procuratore è Giulia Guccione, ritengono che il boss abbia alla fine inghiottito il dito del polioztto della penitenziaria. Ma non è tutto. Infatti il 60enne siciliano dopo aver amputato il mignolo al secondino si è avventato sugli altri sei colleghi che erano intervenuti per difenderlo.

Gli agenti hanno impiegato un paio d'ore per cercare di calmare il boss di Cosa Nostra. In questo nuovo scontro Guccione avrebbe utilizzato il bastone della scopa come arma.
«Io a voi vi sgozzo come maiali» ha urlato a più riprese. Alla fine Fanara è stato bloccato a terra e disarmato. Dopo questo episodio è stato deciso di trasferirlo da Rebibbia al carcere di massima sicurezza di Sassari.
Ultimo aggiornamento: 18:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA