Mario Torelli: «Non lascio l'incarico, mi affido a Dio (e Raggi)»

Giovedì 14 Marzo 2019 di Lorenzo De Cicco
Mario Torelli

«Preoccupato? No! E di che cosa?»

C'è il rischio che sia mandato a casa, presidente, dai suoi stessi (ex) compagni di partito, anzi di Movimento...
«Beh, nella vita c'è sempre un rischio - risponde Mario Torelli, anni 64, ex poliziotto amante «del ballo liscio e della cura dell'orto», come scrive nel curriculum su Facebook, un passato nell'Italia dei Valori di Di Pietro - Aspettiamo che facciano la mozione di sfiducia, quelli dell'opposizione, sarei curioso di vedere poi che andranno a raccontare ai cittadini, dato che in questo municipio stiamo facendo benissimo».

Davvero?
«Sì, certo».

Chi lascia il M5S, compresa l'ultima fuoriuscita, parla di decisioni calate dall'alto e valori traditi, a partire dal voltafaccia su Tor di Valle, a cui il Movimento era contrario fino a due anni fa.
«Non so cosa dica la consigliera Sappia, non vorrei parlare di questo argomento, non è più competenza nostra, a livello territoriale».

E allora come spiega questo fuggi fuggi? Che idea si è fatto?
«Nessuna idea, non sto nella testa delle persone, ognuno ragiona con le sue esperienze e con quello in cui crede. Io aspetto le mosse dell'opposizione. Sono sereno».

Sta sereno, quindi, anche se dirlo non porta bene, ricorderà...
«Diciamo allora che ho la coscienza pulita».

Ha sentito la sindaca Raggi?
«Certo, ci siamo telefonati, abbiamo parlato del problema, che riguarda tutti e due. Ci vedremo a breve per capire cosa fare».

Il pallottoliere ormai parla chiaro: avete 12 voti a favore e 13 contrari. Come pensa di resistere? Ci sono ancora margini per convincere l'ultima dissidente a rientrare?
«Dovrebbe chiederlo a lei, io so che fino a martedì ci siamo visti e credevo si potesse andare avanti, poi non so cosa sia successo. In ogni caso, sto tranquillo, sarà quello che Dio vorrà, glielo dico da cattolico praticante».

Insomma, ci pare di capire che la sua strategia è sperare nel miracolo?
«È Dio che ci fa la strada, non è l'uomo.

Siamo nelle sue mani».

Ultimo aggiornamento: 17:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA