Roma, travolto sulle strisce: ricoverato un 11enne. «Segnaletica sbiadita»

Mercoledì 5 Febbraio 2020 di Raffaella Troili
Il piccolo investito è stato ricoverato all'ospedale Bambino Gesù

Stava attraversando la strada con la mamma e i fratellini quando è stato investito sulle strisce pedonali, o almeno su quel che resta della segnaletica, visto che gli agenti della Municipale hanno avvisato il IV Municipio di farsi carico di un adeguato ripristino dell'attraversamento pedonale.
A essere investito è stato un bimbo di 11 anni, romeno, in via di Casalbianco, all'altezza di via di Colleverde, lunedì sera verso le 20 in zona Settecamini, estrema periferia Est della Capitale. Il ragazzino è stato travolto da una Opel Corsa guidata da un 26enne italiano. Solo lui è stato toccato dall'auto che evidentemente non andava a grande velocità, l'automobilista si è immediatamente fermato a prestare soccorso. Il ferito è stato portato in codice rosso come avviene d'ufficio in caso d'incidente al pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni. Da lì poco dopo è stato trasferito al Bambino Gesù.
L'uomo al volante, è stato portato dagli agenti del Gruppo Tiburtino della Polizia Locale all'ospedale Pertini per gli accertamenti di rito (tra cui il drug test e l'alcol test), di cui ancora non si conosce l'esito.
Gli agenti del gruppo Tiburtino hanno segnalato al Municipio di competenza che le strisce pedonali non erano completamente visibili sollecitando il ripristino della segnaletica. Il ragazzino per fortuna non è in pericolo di vita. Accertamenti sono in corso da parte della Municipale.
Resta comunque alto il dato dei pedoni investiti nel Lazio. L'ultima vittima c'è stata appena una decina di giorni fa nel piazzale della stazione Tiburtina: un uomo, forse un senza fissa dimora, investito da un autobus della linea 545. Ma a confermare la pericolosità di Roma per chi si muove a piedi adesso arrivano i dai dell'Asaps, l'Associazione sostenitori e amici polizia stradale, che ha presentato il nuovo Osservatorio pedoni.
Secondo le cifre diffuse, nel primo mese del 2020 la regione in cui si è avuto il più alto numero di pedoni deceduti è proprio il Lazio con 10, di cui 4 a Roma: una percentuale piuttosto alta, rispetto alle 45 vittime registrate complessivamente in Italia.
Tra le tipologie più frequenti ci sono gli investimenti di pedoni sulle strisce, molto spesso semicancellate - un incidente su tre, per le strade romane, è dovuto alla cattiva manutenzione della segnaletica - il mancato rispetto del semaforo da parte degli automobilisti (ma anche semafori stessi impazziti) e gli incidenti dovuti alla mancanza di marciapiede o colonnotti di protezione o, in numero minore, all'imprudenza degli stessi pedoni, travolti mentre camminano sulla carreggiata.
Quello delle strisce fantasma resta un problema in molti quartieri, da Prati alla Nomentana, fino alla Tuscolana (che ha il record di investiti nel 2018).
E Roma svetta in cima alla classifica nazionale per le vittime: 57 le persone uccise mentre attraversavano. Spesso la segnaletica fa acqua, proprio nei pressi degli edifici scolastici. A questo si aggiunge la mancanza di regole degli automobilisti, che sfrecciano senza attenzione, facilitati in questo dalle strisce fantasma.
 

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