Dopo 10 giorni di indagini hanno un volto i due ragazzi a bordo dell'auto che l'altro sabato ha seminato il panico davanti al Qube, nota discoteca della Capitale, piombando sulle persone ancora in fila all'entrata e investendo due buttafuori.
Si tratta di due fratelli di 27 e 30 anni, con vari precedenti.
A condurre le indagini gli investigatori della Sezione omicidi della Squadra mobile di Roma, coordinati dalla Procura. Erano circa le 3 di notte quando l'auto nera di grossa cilindrata a tutta velocità puntò le transenne del locale dov'è c'era ancora gente in fila per entrare. Dopo aver preso la strada contromano, la macchina investì due buttafuori all'esterno del locale seminando il panico tra i presenti e danneggiando anche diversi veicoli in sosta. A dare l'allarme alcuni giovani che assisterono alla scena.
Qualcuno filmò con il cellulare quello che era accaduto e i video shock sono diventati ben presto virali. Nelle immagini si vedeva l'auto piombare sulla folla, le transenne cadere per terra, il parapiglia e si sentivano le urla mentre la macchina ripartiva con una persona sul cofano. La polizia fin da subito ha ricostruito che i due ragazzi visibilmente ubriachi erano stati respinti all'ingresso della discoteca. Così sarebbe scattata la punizione.
I buttafuori, soccorsi, sono stati trasportati in ospedale in codice giallo e poi giudicati guaribili in 10 e 14 giorni. Il giorno successivo gli investigatori hanno ritrovato la macchina, danneggiata e con la presenza di tracce ematiche, in zona Colli Aniene, nello stesso quadrante della città della discoteca. Si è così risaliti alla proprietaria, che sarebbe la compagna di uno dei fratelli.