Roma, pronto soccorso in tilt: giorni di attesa per un letto. Ambulanze ferme 18 ore

Ieri 97 i mezzi bloccati: 90 i malati in lista per un ricovero all’Umberto I

Sabato 21 Maggio 2022 di Flaminia Savelli
I pronto soccorso in tilt: giorni di attesa per un letto. Ambulanze ferme 18 ore

Ambulanze bloccate e ricoveri a rilento. Negli ospedali romani l’emergenza continua.

La rete è infatti in affanno con la lista dei malati in attesa di ricovero che si allunga, giorno dopo giorno. Così come si legge nell’ultimo bollettino: nelle ultime 24 ore sono stati 97 i mezzi bloccati. Record negativo all’ospedale Sant’Andrea con un’ambulanza rimasta ferma nel piazzale per diciotto ore. Era arrivata alle 23 di giovedì ed è ripartita solo ieri pomeriggio intorno alle 17. Con i posti nei reparti che mancano infatti, le barelle del primo soccorso vengono utilizzate come letti nei corridoi dei pronto soccorso. Un copione che si è ripetuto anche durante le cinque ondate della pandemia. Ma la rete ospedaliera non è intasata per i pazienti Covid, ieri ne risultavano 742 ricoverati nei reparti ordinari e 42 in terapia intensiva.

Piuttosto sono i pazienti che durante i due anni di pandemia hanno trascurato sintomi e malattie e che ora si riversano nelle strutture sanitarie ormai sature. Anche in questo caso, sono i numeri a confermare: al pronto soccorso del Sant’Andrea ieri erano 101 i pazienti in lista di cui 46 in attesa di ricovero. Erano invece 160 al policlinico Umberto I, di cui 90 in attesa. Ancora: all’ospedale Pertini su 90 registrati, 60 in attesa di un letto. Una fase complessa dunque per la rete sanitaria che deve fare i conti con diversi fattori. Uno tra tutti: la riconversione di reparti e padiglioni Covid. La Regione Lazio dallo scoppio della pandemia ha attivato un sistema di “aperture a soffietto”. In sostanza, seguendo la curva epidemiologica e a seconda della fase della pandemia, vengono aperti o chiusi i posti letto. Ma non c’è solo questo. Negli ultimi due anni il personale sanitario, tra dimissioni e pensionamenti, è diminuito. Con inevitabili rallentamenti su tutte le procedure di dimissioni e ricoveri. 

IL PERSONALE 

L’ultimo blocco delle ambulanze era stato registrato lo scorso 28 aprile quando 45 mezzi sono rimasti bloccati nei piazzali degli ospedali. «Non siamo mai usciti dall’emergenza Covid, sono due anni che tutto il sistema sanitario è in difficoltà e ora a pesare è soprattutto la mancanza di personale» denuncia Stefano Barone, dirigente Nazionale Nursind (Sindacato delle Professioni Infermieristiche). Sono almeno 5000 gli infermieri che mancano solo nel Lazio. A cui si sommano i 400 camici bianchi che mancano dai pronto soccorso. Mentre la Regione Lazio corre ai ripari. «Abbiamo concordato con la Regione Lazio di avviare e concludere bandi di concorso per infermieri già dalla fine del 2021 - spiega il dirigente Nursind - tra questi, un bando deliberato dalla Asl Roma 2 per oltre 1500 posti, ma anche un concorso per Operatori Sanitari Specializzati presso il Policlinico Tor Vergata, ed uno per il personale dell’Ares 118. Concorsi che però, avrebbero dovuto svolgersi entro la fine del 2021. Siamo in ritardo». 
 

Ultimo aggiornamento: 22 Maggio, 11:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA