Pratoni del vivaro, show di amazzoni e cavalli: è partita la festa Mondiale

Venerdì 16 Settembre 2022 di Piero Mei
Pratoni del vivaro, show di amazzoni e cavalli: è partita la festa Mondiale

Pioveva ieri mattina ai Pratoni del Vivaro, sotto Rocca di Papa, dove si cominciava a fare agonismo per i mondiali del completo di equitazione che nei due giorni precedenti avevano visto la festa in piazza per la cerimonia d'apertura e la horse inspection, cioè la visita veterinaria dei cavalli.

Gli italiani l'hanno passata tutta, erano in cinque e la squadra non poteva averne più di quattro. Così Evelina Bertoli, amazzone romana, nipote dell'inventore di quella meraviglia che è il centro equestre lì collocato nel 1960 per Roma olimpica, Ranieri di Campello, e dell'attuale presidente onorario della manifestazione, Maria Sole Agnelli, parteciperà a titolo individuale, mentre i quattro azzurri sono Susanna Bordone, Arianna Schivo, Marco Cappai e Guido Ugolotti.


Evelina è risultata la migliore degli azzurri di giornata ed ha avuto un tenero pensiero proprio per quel nonno: «Io non l'ho conosciuto, però se sono qui è anche per lui». E' undicesima, Cappai ventunesimo, la Schivo 25esima, la Bordone e Ugolotti in rettangolo oggi. La giornata di ieri (e quella di oggi) era dedicata a una delle tre discipline che compongono il completo di equitazione: il dréssage. L'attesissima prova di campagna, il cross country, 5600 metri, 30 ostacoli, tra i quali il numero 2, il Fontanile, è quello che già c'era nel 1960, è in programma domani dalle 10.30. L'ultima prova, il salto ostacoli, è per domenica: la mattina alle 11.30 i superstiti, di primo pomeriggio, dalle 14.30, i top 25, quelli che molto contribuiranno al titolo ed alla classifica a squadre che poi servirà da qualificazione per le Olimpiadi di Parigi 2024.
Pioveva, e dunque si temeva che l'afflusso al sito non sarebbe stato dei migliori: il clima non invitava, o almeno così pareva, alla gita ai Castelli. E invece è scattata la tregua meteo e le tribune intorno al rettangolo che è il campo di gara del dréssage, si sono riempite come pure il villaggio dell'accoglienza, dove il Comitato Organizzatore (gli italiani nell'organizzare sport sono fenomenali e, dicono i risultati, anche nel praticarlo) e la Coldiretti hanno allestito la degustazione di prodotti tipici del Lazio. Una iniziativa che ha avuto un alto indice di gradimento, del resto, come dice la canzone, so' mejo de la sciampagna, li vini de ste vigne, e dunque ce fanno la cuccagna.


LA MASCOTTE
E' piaciuto assai anche il pony di peluche, Willberry, mascotte del mondiale, prezzo 30 euro a fin di bene: il pony ricorda l'amazzone britannica Hannah Francis che a 18 anni si scoprì colpita dall'osteosarcoma al bacino ed ai polmoni. Ha raccontato la sua storia attraverso la voce della sua mascotte, Willberry Wonder Pony. Lei non ce l'ha fatta, ma la fondazione nel nome di Willberry raccoglie fondi per la ricerca perché altri possano farcela. A proposito di britannici: loro e i comonarchici del Commonwealth hanno gareggiato con il lutto al braccio (Gran Bretagna, Australia, Canada e Nuova Zelenda: le nazioni equestri più forti) come omaggio alla Regina Elisabetta che tra i suoi luoghi italiani del cuore ha avuto anche i Pratoni del Vivaro che ha visitato, come del resto gli altri luoghi equestri ed ippici di Roma, Piazza di Siena, le Capannelle, il Polo Club, il Canile di Torre Appia della Società Romana Caccia alla Volpe, e che tra i suoi cavalli ha avuto anche Countryman, uno dei tre con cui la Gran Bretagna vinse l'oro olimpico a Stoccolma 1956, quando le Olimpiadi equestri furono separate da quelle globali a Melbourne, per ovviare alla troppo lunga quarantena prevista per gli animali dalle leggi australiane.

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