Colpirli sul lato più sensibile ovvero quello della pubblicità: senza vetrina non si vende nulla, neanche un appartamento per le vacanze. È questa la logica che c'è dietro al piano del Campidoglio (nello specifico dell'assessorato al Turismo) per disarticolare il fenomeno delle locazioni brevi abusive: privare gli host che mettono in affitto su Airbnb degli spazi pubblicitari. Quelli cioè riservati proprio agli annunci per le locazioni. È questo l'oggetto del protocollo di cui si discuterà la prossima settimana e che molto probabilmente verrà poi siglato tra il Comune di Roma, nella persona dell'assessore al Turismo Alessandro Onorato, e il country manager del principale portale di affitti a livello internazionale.
Roma, boom di furti ai turisti: nei locali fascette e ganci per “proteggere” le borse
I NUMERI
In tutto, considerato che Airbnb macina all'incirca 30 mila annunci, almeno la metà, ovvero 15mila - stando ai calcoli dell'amministrazione - scomparirà, salvo adeguamenti, grazie alla collaborazione del sito. Un ulteriore passo verso il contrasto degli affitti irregolari dopo che l'amministrazione targata Gualtieri è riuscita con Airbnb a regolamentare il settore. Il portale, infatti, sta mandando regolarmente i dati sui turisti in arrivo, sui giorni di presenza e tutte le informazioni relative al soggiorno. Questo con la precedente amministrazione non avveniva poi si è riusciti a recuperare 120 mila euro di contributo di soggiorno per il pregresso non versato. In più il portale sta modificando l'interfaccia per diversificare il contributo di soggiorno in base al livello di qualità della struttura evitando dunque di sottostimare la tassa perché in precedenza venivano chiesti 3.50 euro di contributo a prescindere dalla tipologia di appartamento. Senza differenze come invece avviene negli hotel. «Stiamo collaborando per fare in modo che solo le strutture ricettive autorizzate dal Comune possano accedere ai servizi di Airbnb - commenta l'assessore Onorato - sarà una rivoluzione di legalità che farà da apripista anche per altre città».