In tre picchiano giovane dopo averle tamponato la macchina parcheggiata in via Ostiense, aggredito anche chi l'ha difesa

Giovedì 7 Ottobre 2021 di Flaminia Savelli
In tre picchiano giovane dopo averle tamponato la macchina parcheggiata in via Ostiense, aggredito anche chi l'ha difesa

«Sono scesa dall'auto solo per chiedere cosa fosse accaduto e per accertarmi dei danni alla macchina.

Ma in un istante, mi hanno aggredito con spinte e insulti». È il racconto - che verrà confermato da diversi testimoni - della 26enne romana che domenica sera è stata aggredita lungo la via Ostiense all'altezza del civico 380, a pochi metri dalla fermata della metro Marconi. La sua macchina, parcheggiata,  è stata centrata da un'auto che aveva sbandato. Alla guida un giovane che insieme a due suoi amici hanno poi aggredito la giovane e un testimone che ha tentato di difenderla. Così l'incidente stradale si è trasformato in un'aggressione.


LA DINAMICA
La macchina che sbanda e finisce contro altre due parcheggiate. Poi la lite che degenera in aggressione: alla fine, insieme ai carabinieri del Nucleo radiomobile coordinati dal comandante tenente colonnello Alessandro Dominici, sono intervenute anche le ambulanze del 118 per soccorrere le due vittime. «Stavo rientrando a casa» racconta Francesca Parini, residente in via Caduti Senza Croce: «Quando sono arrivata i tre ragazzi erano già risaliti in auto e si stavano allontanando. Ho visto i due ragazzi - racconta ancora - molto scossi e impauriti. Purtroppo non ho potuto fare nulla ma poco dopo sono arrivati i carabinieri».


I militari, ascoltati due racconti, hanno avviato una fitta rete di ricerche a caccia del gruppetto. Li hanno trovati poco distante dal luogo dell'incidente, incastrati dal numero di targa e dal veicolo. Tutti dettagli che vittima e testimone hanno riferito ai carabinieri. Una volta intercettati e fermati, sono stati tutti denunciati per lesioni personali. Alla guida dell'auto che ha causato l'incidente, un romano di 23 con precedente per rissa e aggressione. Denunciati anche i due amici, coetanei e stranieri di origini ecuadoriane e romene. Intanto, sul luogo dell'incidente e dell'aggressione, i militari hanno proceduto con i rilievi e con gli accertamenti. Ma i racconti di chi aveva appena assistito all'intera dinamica, erano coerenti e analoghi. A partire dalla ricostruzione fornita dal testimone, diventato a sua volta vittima.


IL TESTIMONE
«Ho visto la ragazza accerchiata e aggredita, non ci ho pensato un istante e mentre chiamavo i soccorsi mi sono avvicinato per aiutarla» ha raccontato agli investigatori il giovane appena 18enne. Invece, non appena si è avvicinato ai tre ragazzi, è finito anche lui nel mirino. Da testimone è diventato a sua volta vittima della stessa aggressione tra spinte, calci e insulti. «Ho cercato di mantenere la calma ma erano violenti e aggressivi. Non ho reagito perché ero da solo e loro in superiorità numerica e fisica. Ho tentato di contenerli ma è stato impossibile. Mi sono tranquillizzato solo quando li ho visti allontanarsi in macchina, ho tentato di non perderli di vista perché sapevo che stavano per arrivare i carabinieri».


In una manciata di minuti i militari hanno quindi raccolto le informazioni sul caso e poi hanno proceduto alla ricerca dei tre fuggitivi trovati lungo viale Marconi, a qualche centinaio di metri dal luogo dell'incidente.
Le vittime sono state infine trasportate in ospedale, dopo le cure sono state dimesse con una prognosi di 4 e 7 giorni.
 

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