Clienti che mangiano al ristorante e poi se ne vanno senza pagare il conto. Una storia che si ripete un po' ovunque, raccontato spesso anche al cinema, ma al ristorante cinese Fushi di Tor San Lorenzo, ad Ardea, i titolari non hanno voluto farla passare liscia ai furbetti di turno.
«Il conto era di 70 euro, ma finora non si è visto nessuno» ammette una commessa al telefono. Di certo il post ha avuto decine di condivisioni e non sarà difficile, per gli autori della truffa, riconoscersi in quelle immagini che già stanno facendo il giro del web. I volti sono stati naturalmente oscurati: passare dalla ragione, ossia richiedere legittimamente di saldare il conto, al torto di violare le regole basilari della privacy è un attimo. Anche se non si riuscirà a risolvere la questione, di certo questa iniziativa servirà da monito a quanti pensano di fare i furbi col ristorante cinese di Tor San Lorenzo. Ardea non è nuova a questo tipo di iniziative. Solo il mese scorso infatti l'emporio Abate sul lungomare degli Ardeatini, sorprendendo una cliente che si era intascata un profumo senza passare per la cassa, pubblicò il filmato di videosorveglianza sulla sua pagina social ma in quel caso la responsabile tornò sui suoi passi: chiese scusa, pagò il profumo ma chiese di poter avere una scatola ancora integra. Naturalmente la risposta del titolare fu negativa.