I no vax e il raduno a Rocca di Papa, la sindaca minacciata: «La nostra terra è sacra, non passeranno»

Veronica Cimino: "Difendo il territorio, qui non si fanno raduni"

Mercoledì 9 Febbraio 2022 di Raffaella Troili
I no vax e il raduno a Rocca di Papa, la sindaca minacciata: «La nostra terra è sacra, non passeranno»

«Hanno scelto il posto sbagliato nel momento sbagliato. Non facciamo il Carnevale per motivi sanitari, ci adeguiamo a tutto per evitare assembramenti... I No vax non passano».
Sarà l'aria dei Castelli e il piglio fumantino che si respira. Veronica Cimino, architetto, 42 anni, si è ritrovata in prima linea. E da lì non si sposta.
«Sono una combattente, da quando mi sveglio a quando vado a dormire.

E sto difendendo il mio territorio, nessuno lo calpesterà dopo l'impegno profuso poi in questi anni per riqualificarlo. Lo faccio per quel senso del dovere che condividevo con Emanuele Crestini, il sindaco eroe morto per salvare tutti dall'incendio in Comune».

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Dopo una tragedia simile, la pandemia in corso, non l'ha spaventata certo l'annuncio di un raduno No vax ai Pratoni del Vivaro né le offese sul suo conto.
«Non permetteremo a nessuno di usare il nostro territorio, di strumentalizzarlo per scopi politici. Rocca di Papa è il cuore dei Castelli romani, stiamo lavorando per valorizzare il borgo, nei nostri territori i boschi sono sacri e sacra è la terra. Ricordo che è stata Repubblica per un giorno, forse da qui il nostro carattere forte e lo spirito ribelle».


Un mega raduno No vax con annessa marcia su Roma, offese, minacce. Come ha preso di petto la faccenda?
«Bisogna combattere, se sei primo cittadino devi essere d'esempio. Chi è convinto di far prevalere odio e arroganza non trova spazio, sappia che in una società giusta prevale una intelligenza democratica e noi per primi dobbiamo avere il coraggio di essere istituzioni. Non ci lasciamo intimorire».


Ha immediatamente capito la gravità dell'evento e avvertito le istituzioni tutte.
«Grazie ai cittadini, vere sentinelle, ho scoperto di far parte di un sistema integrato di sicurezza che ci ha permesso di capire in tempo che il Vivaro era in pericolo. Siamo intervenuti con fermezza, per noi la sicurezza e la salute dei cittadini sono al primo posto».


Nessuna mediazione, anzi.
«Gli assembramenti non si fanno, stop. E questo raduno in un'area tutelata, in una campagna romana d'alto pregio lo abbiamo vissuto come uno scandalo. Assurdo pensare di usarlo come una piazza dove manifestare in barba a ogni legge. Ci teniamo alla sicurezza urbana, quello è un terreno che ci invidia il mondo e per il quale abbiamo ottenuto che si svolgano i Campionati mondiali di equitazione a settembre. Siamo già sotto gli occhi del mondo, mèta di delegazioni internazionali e turisti».


Nicola Franzoni, leader del Fronte di Liberazione nazionale ha detto che verrà con un camper sotto il Comune.
«Sì mi hanno riferito, e sotto casa, poi le offese sindachina sindachella piccola sindaca. Quanto agli attacchi, bisogna vedere quanto si stima chi ti attacca per potersi offendere, spiace vedersi insultati non tanto perché si agisce da sindaci ma con epiteti al femminile, che forse non avrebbero usato per gli uomini. I No vax non hanno offeso il provvedimento ma me in quanto donna. Mi riferisco anche ai riferimenti sessuali volgari riservati ancora solo alle donne. Anche il ministro Lamorgese è stata attaccata».


La preoccupano davvero?
«Vengono da odiatori di professione per cui non mi turbano tanto, ormai le donne sanno farsi valere, mi auguro che qualcuna diventi presidente della Repubblica, anzi anche del Consiglio. Ma ho colleghi meravigliosi, gli uomini non sono tutti così, il primo fu Crestini. E comunque in trincea non sono mai stata sola, con gli altri 15 sindaci, la polizia locale, i cittadini, le comunità montane abbiamo fatto un vero gioco di squadra. Siamo stati in grado di avvisare immediatamente l'autorità centrale, in primis il prefetto. Forse è stata questa forza mostrata, che ha generato un'altrettanta risposta forte».

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