Roma, stop alle morti cardiache improvvise: la Nazionale attori scende in campo

Martedì 29 Ottobre 2019
Roma, stop alle morti cardiache improvvise: la Nazionale attori scende in campo

Prevenire casi come quello della giovane Melissa La Rocca, la ragazza di Salerno morta in classe per una malattia cardiaca mentre era alla lavagna o come quello del calciatore Davide Astori, anche lui scomparso a causa di una patologia legata al cuore, è possibile. Per farlo è necessario investire sulla prevenzione. È proprio questo l'intento dell'iniziativa promossa dall'Istituto Nazionale per le Ricerche Cardiovascolari, impegnata da anni nella prevenzione delle morti cardiache improvvise nei giovani. Il progetto, promosso dal prof. Francesco Fedele – ordinario di Cardiologia presso l’Università di Roma “La Sapienza”, Policlinico Umberto I, e presidente INRC - organizzato dalla Dreamcom, si svolge in due fasi.

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La prima, allo Stadio dei Marmi - il 6 novembre alle ore 14.30, ingresso gratuito - vede affrontarsi, in una partita di calcio, la Nazionale attori contro la formazione della Love cup. A seguire, la dimostrazione pratica di Blsd, ovvero le manovre salvavita in caso di arresto cardiaco sul campo di calcio, da parte di atleti olimpici.

La seconda fase si avvia alle ore 16, presso il Salone d’onore del CONI, con il convegno dal titolo “La prevenzione a 360°”: presenta Livia Azzariti, moderatori i professori Francesco Fedele, Antonio Spataro (direttore sanitario Istituto medicina e scienza dello Sport del CONI) e Gianfranco Gualdi (consulente radiologo Istituto medicina e scienza dello Sport del CONI). I lavori si aprono con i saluti istituzionali del presidente del CONI, Giovanni Malagò, e del Direttore generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione presso il MIUR, Giovanna Boda.

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L’incontro si sviluppa poi attraverso gli interventi di autorevoli medici ed esperti. Prima della tavola rotonda finale, la presentazione del libro del prof. Fedele, “Cardiozoom sui giovani”.

«Si tratta di un problema spesso sottovalutato -spiega il prof.

Fedele - forse per lo scarso impatto socio-economico, ma che rappresenta un dramma per chi ne è colpito (circa 1.000 giovani l’anno), per le famiglie e per la reputazione di un Paese civile. La prevenzione cardiovascolare nei giovani per la lotta alla morte cardiaca improvvisa dovrebbe seguire tre direttrici – sottolinea -: una corretta informazione attraverso anche pubblicazioni quali ‘Cardiozoom’; un coinvolgimento attivo di chi pratica attività sportiva e dovrebbe conoscere i sintomi premonitori e pericolosi per il cuore e dovrebbe istruirsi sulle manovre di rianimazione cardiopolmonare; uno screening completo cardiovascolare con l’uso di elettrocardiogramma, ecocardiogramma e risonanza magnetica nucleare, tutte metodiche non invasive eseguibili nell’arco di una sola ora».

Ultimo aggiornamento: 16:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA