Malore nell'agriturismo, Tabita trovata morta nella vasca da bagno dopo sette giorni: aveva 53 anni

L'allarme dato dal fratello: da troppi giorni non aveva più sue notizie

Martedì 8 Febbraio 2022 di Karen Leonardi
Malore nell'agriturismo, Tabita trovata morta nella vasca da bagno dopo 7 giorni: aveva 53 anni

Era morta da alcuni giorni, nella solitudine della sua grande casa alle porte di Genzano, che in tempi lontani aveva attirato turisti in cerca di relax e cibi gustosi. Tabita Lercher, 53 anni, originaria di Bolzano e proprietaria dell'ex agriturismo Tre palme, è stata trovata priva di vita l'altro ieri sera, riversa nella vasca da bagno. Forse stroncata da un malore, forse affogata.

La certezza di come sia deceduta la donna, dai capelli biondi e il viso paffutello, arriverà soltanto con l'autopsia disposta dall'autorità giudiziaria.

Malore e morte nell'agriturismo

 

La vittima, da tempo vedova, e i suoi familiari più stretti, erano molto conosciuti nella zona Landi, dove negli anni Ottanta papà Ernesto e mamma Adele avevano aperto la struttura, in una tenuta agricola in via Primo Stradone dei Muti, portando ai Castelli le tradizioni enogastronomiche dell'Alto Adige. Morti entrambi, la figlia aveva continuato a vivere nell'azienda ormai smantellata, tra alti e bassi. Fino a che, negli ultimi giorni, non rispondeva più al telefono. Così il fratello, che vive nel Nord Italia, ha chiesto a un amico e vicino di casa di andare a vedere cosa fosse successo.

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LA SCOPERTA
Il corpo era in avanzato stato di decomposizione: secondo i primi accertamenti del medico legale, intervenuto assieme ai carabinieri della compagnia di Velletri. Tabita era morta da oltre una settimana. Sul corpo nessun segno di violenza. L'esame autoptico dovrà fare luce su vari aspetti, in particolare se la vittima abbia ingerito qualcosa che ne ha causato il decesso.

Nella zona nessuno probabilmente l'aveva cercata, perché da oltre un anno si faceva vedere sempre meno in giro. L'anno scorso, infatti, aveva perso il padre ultranovantenne con cui viveva, ucciso dal covid. Un lutto in seguito al quale la cinquantenne sarebbe stata inghiottita dal vortice della depressione.

 

Il legame con l'anziano genitore è testimoniato anche da una foto postata da Tabita in tempi recenti, prima del Natale 2021, sul suo profilo Facebook: lei sorridente, alle spalle del papà. L'attività di agriturismo aperta dai genitori, meta apprezzata dagli amanti della buona cucina e del vino dei Castelli provenienti anche dall'estero, era stata dismessa da anni.

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Qualcuno le aveva anche offerto aiuto. La signora non frequentava la nostra comunità religiosa - ricorda Don Teodoro Beccia, sacerdote della diocesi di Velletri e parroco della chiesa Santissimo Nome di Maria - io la conoscevo perché questa zona è molto piccola e quindi la si vedeva spesso in giro, al negozio di alimentari oppure al bar. Aveva un carattere molto riservato e in qualche occasione le avevo chiesto se avesse bisogno di qualcosa, ma mi aveva risposto di no. Comunque non era in difficoltà economica, faceva la spesa senza badare ai prezzi e al bar per pagare tirava fuori la carta e si arrabbiava perché il titolare non aveva ancora messo il pos. La salma della donna è stata messa a disposizione dell'autorità giudiziaria e trasferita all'istituto di medicina legale di Tor Vergata.

 

Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 03:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA