Covid, medici assunti per l'emergenza: «In mille rischiano il posto di lavoro». La denuncia
dell'Anaao-Assomed Lazio

Giovedì 4 Marzo 2021 di Camilla Mozzetti
Covid, medici assunti per l'emergenza: «In mille rischiano il posto di lavoro». La denuncia dell'Anaao-Assomed Lazio

Sono stati assunti circa un anno fa per affrontare l'emergenza Covid-19 e "rimpolpare" le magre fila della sanità regionale nel pieno dell'emergenza. Camici bianchi neo specializzati o ancora specializzandi che sono finiti in ospedale, nei reparti, a combattere il virus nella vera prima linea di una battaglia che dopo 365 giorni appare ancora lontana da vincere.

 

E per loro per questi medici chiamati ad impegnarsi contro il coronavirus il futuro è un'incognita perché i loro contratti sono in scadenza e non si sa se e come verranno rinnovati. Si parla di circa mille figure professionali appese a un filo. A lanciare l'allarma è l'Anaao-Assomed del Lazio che giorni fa ha inviato una lettera ai vertici della Regione Lazio per sapere qual è il destino di questi medici.

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«Colleghi che rischiano di ricevere una pacca sulla spalla - ironizza il segretario regionale Guido Tirelli Coen - dal momento che per molti di loro con il contratto in scadenza a giorni nessuno gli ha fatto capire cosa dovranno fare e se dovranno continuare a lavorare». Nella lettera inviata al presidente della Regione Nicola Zingaretti, all'assessore alla Sanità Alessio D'Amato e per conoscenza al direttore regionale salute e integrazione sociosanitaria Massimo Annicchiarico e alla dottoressa Eleonora Alimenti a capo dell'Area risorse umane della Regione Lazio, si legge che l'organizzazione sindacale Anaao Assomed regionale «Ha raccolto notizie circa la volontà di interrompere in parte o in tutto i rapporti di lavoro stipulati in base alle esigenze straordinarie legate all’emergenza pandemica.

Ove le informazioni pervenute fossero fondate, e la citata volontà di interruzione dei rapporti di lavoro instaurati in condizioni gravi ed urgenti facesse capo alla Regione Lazio, lo scrivente Sindacato annuncia la propria assoluta opposizione e la volontà di opporsi a tali ipotesi in tutte le forme consentite». 

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E’ del tutto evidente infatti che le condizioni di urgenza assistenziale «che determinarono le procedure straordinarie di assunzione permangono interamente - prosegue il sindacato - e che il sistema assistenziale regionale non può fare a meno di tale forza lavoro e che anzi necessita un piano urgente, concordato con le organizzazioni sindacali, finalizzato a definire ulteriori fabbisogni assunzionali cui dare risposte concrete ed immediate». La gravità della situazione assistenziale, «legata anche alla pregressa carenza delle dotazioni organiche di personale sanitario, resta unica e talmente grave da rendere ineludibili risposte adeguate», conclue l'Anaao che si impegna a proclamare lo stato di agitazione delle categorie rappresentate laddove non arrivassero risposte dalla Regione.

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