Una perizia autoptica per stabilire le cause del decesso e un’indagine genetica per accertare l’identità del corpo. Restano ancora molti i nodi da sciogliere intorno alla morte di Massimo Bochicchio, il 56enne broker dei vip agli arresti domiciliari che ieri si è schiantato contro un muro lungo la via Salaria e che oggi era atteso in aula come imputato.
Malore o incidente?
È stato intanto nominato il medico legale incaricato dell’autopsia che verrà eseguita nelle prossime ore.
Processo sospeso
Intanto questa mattina è stato sospeso il processo a carico del broker accusato di truffa: in attesa del riconoscimento, l’udienza è stata rimandata al prossimo settembre.
«Abbiamo appreso da fonti aperte della morte dell'imputato Bochicchio, e non essendo stato depositato formalmente il certificato di morte, considerati i tempi necessari, è opportuno disporre un rinvio a settembre» ha detto il giudice.
I vip truffati
Il broker, morto carbonizzato ieri dopo aver perso il controllo della moto su cui si trovava, una Bmw, finita fuori strada, era sotto processo a Roma dopo essere stato accusato di aver truffato anche alcuni vip e personaggi dello sport. Il procedimento era scattato in seguito alle denunce presentate da alcuni dei truffati, fra cui figurano alcuni vip e personaggi dello sport, come l'attaccante della Roma Stephan El Shaarawy, l'ex allenatore della Nazionale Marcello Lippi e l'ex mister dell'Inter Antonio Conte, che avrebbe investito, tramite il fratello, circa 24 milioni di euro. Il tribunale oggi in attesa dell'acquisizione del certificato di morte ha rinviato il processo al 15 settembre.