Roma, avvocato 78enne uccide la moglie e si spara. Ai figli un biglietto di scuse: «Sono stanco»

Venerdì 21 Giugno 2019
Roma, avvocato 78enne uccide la moglie e si spara. Ai figli un biglietto di scuse: «Sono stanco»

Insieme, uno accanto all'altro, morti, dopo una vita lunghissima passata insieme. Li hanno trovati così i poliziotti: marito e moglie di 78 e 74 anni, distesi sul letto della loro camera da letto. Secondo i primi accertamenti per gli investigatori si tratterebbe di un omicidio-suicidio: sarebbe stato il marito a sparare alla moglie un colpo alla testa per poi togliersi la vita, con un altro colpo. È accaduto in via Santi Cosma e Damiano, zona Tomba di Nerone, a Roma.

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Nell'appartamento la polizia ha trovato un biglietto di addio indirizzato ai figli in cui l'uomo chiede scusa per il gesto.

Poche righe in cui avrebbe scritto di essere «stanco». Rimangono ancora da chiarire i motivi che hanno spinto l'avvocato a impugnare l'arma e a premere il grilletto prima contro la sua compagna di una vita e poi contro di sé. Chi indaga non esclude al momento che alla base del malessere possano esserci anche difficoltà di natura economica.
 
 

L'allarme è stato dato dalla sorella di lei che abita fuori Roma, e da ieri non riusciva più a contattarli. Non rispondevano al telefono fisso, né al cellulare e allora l'anziana sorella spaventata ha chiesto aiuto alla polizia. Sul posto sono arrivati gli agenti del commissariato Flaminio nuovo, insieme al magistrato e agli operatori del 118 e ai vigili del fuoco. 

Da chiarire ancora la causa della morte: gli investigatori hanno trovato una calibro 38, canna lunga, regolarmente registrata dall'uomo, avvocato civilista. La pistola è stata trovata sul letto, tra i corpi della moglie e del marito. Non si esclude nessuna ipotesi. Gli investigatori stanno verificando se alla base di questo gesto ci possano essere stati anche dei problemi economici.

Ultimo aggiornamento: 22 Giugno, 08:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA