Manuel Bortuzzo: «Mi dicevano non camminerai più anziché incoraggiarmi»

Sabato 9 Novembre 2019 di Mirko Polisano
Manuel Bortuzzo presenta il suo libro Rinascere: «Mi dicevano non camminerai più anziché incoraggiarmi»

Manuel Bortuzzo, atleta ventenne rimasto paralizzato alle gambe dopo la sparatoria nella zona dell'Axa, tra l’Eur e Ostia, nella notte tra il 2 e il 3 febbraio 2019. ha presentato a Roma il suo libro «Rinascere», edito da Rizzoli. «Molte persone in quei giorni mi hanno detto non camminerai più: tu puoi anche dirlo, ma non dirmelo così. Meglio dire: non ti abbattere, tu provaci. Io voglio fare tutto quello che è possibile per rinascere». Lo ha detto Manuel nel corso della presentazione romana del suo libro.
«Grazie Manuel, sei un esempio per tutti noi». Tra i tanti messaggi di saluto dalla platea anche quello commovente di mamma Daniela. «Parlo a nome di mia figlia - dice la donna poco prima della conclusione della presentazione - che ha 15 anni e che ha già subito un trapianto di rene. Il tuo coraggio e la tua determinazione sono state per lei fonte d’ispirazione, tanto che ora è tornata in piscina e ha ripreso a nuotare. Grazie per trasmetterci la tua forza». Molti sono stati i messaggi positivi rivolti a Manuel Bortuzzo. C’è chi ha lui ha dedicato una poesia, chi ha indossato una maglia con l’iniziale del suo nome e chi prima di esprimere il proprio pensiero è scoppiato a piangere. «È l’emozione - ha detto un’altra fan - ogni giorno prego per te e per la tua salute».

Manuel Bortuzzo a Che Tempo Che Fa, la speranza di poter tornare a camminare

 


«Vincere le Olimpiadi o vincere questa battaglia - ha spiegato - richiede lo stesso sacrificio.
Non si deve illudere ma a un ragazzo di venti anni che ha la vita davanti... dire così...». Bortuzzo ha voluto parlare anche del ruolo del padre: «Se gli offrirei un bicchiere di prosecco? Ma una cassa a mio padre». Quindi ha parlato del suo futuro:«Il mio obiettivo per il mio futuro, per la mia vita, è avere sempre quella voglia di fare, di non darsi mai per vinto, portare avanti i miei sogni, quindi mi auguro di rimanere quello che sono adesso».

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