Maneskin al Circo Massimo, stasera in 70mila: alcol vietato, preoccupa il boom di contagi. L'assessore D'Amato: «Prudenza»

Ecco l’atteso show della band romana, birre e cocktail consentiti solo nei locali

Sabato 9 Luglio 2022 di Camilla Mozzetti
Maneskin al Circo Massimo, stasera in 70mila: alcol vietato, preoccupa il boom di contagi. L'assessore D'Amato: «Prudenza»

Saranno 70 mila - stando almeno al conto dei biglietti venduti - gli spettatori che stasera si ritroveranno al Circo Massimo per il concerto dei Maneskin ma per loro sarà possibile bere soltanto acqua ed analcolici rigorosamente in bottiglie o bicchieri di plastica. Niente birre o gin-tonic (pure da asporto) per capirci ad accompagnare la rock-band che dai marciapiedi di via del Corso ha scalato le classifiche internazionali, trionfando a Sanremo ed aprendo a novembre del 2021 il concerto dei Rolling Stones a Las Vegas. Come disposto già per il maxi-appuntamento di Vasco Rossi, il prefetto Matteo Piantedosi ha firmato un'ordinanza con la quale dalle sette di questa mattina e fino alle due della notte è vietata «la vendita per asporto di bevande e alimenti in bottiglia o contenitori di vetro» per tutti i locali che si trovano intorno al Circo al Massimo.
IL PERIMETRO
Parliamo non solo delle attività limitrofe perché il divieto scatta per tutti quegli esercizi che si trovano a piazza Venezia, via dei Fori Imperiali, piazza del Colosseo, via Labicana, via Merulana, piazza San Giovanni in Laterano, via dell'Amba Aradam, largo dell'Amba Aradam, via Druso, viale delle Terme di Caracalla, piazza di Porta Capena, viale Aventino e poi ancora via del Circo Massimo, via della Greca, via Luigi Petroselli, via del Teatro Marcello e piazza San Marco.

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E proprio gli esercenti hanno alzato le barricate perché in un primo momento al divieto dell'asporto si sommava quello della somministrazione e dunque tutti i locali che si trovano in quest'ampia area non potevano in sostanza ricevere e servire i clienti. Poi ieri pomeriggio è stato deciso di lasciare in piedi solo il divieto per l'asporto e la vendita di alcolici anche se il Campidoglio lascia a due passi dal Circo Massimo i camion bar. Vien da sé che i mini-torpedoni dunque non potranno anch'essi vendere alcolici di nessun tipo e dunque saranno controllati esattamente come accadrà per i locali rientranti nel perimetro decretato dalla Prefettura.
Da questa mattina partiranno le chiusure e tutta l'area sarà in larga parte interdetta per permette prima l'afflusso e poi i deflusso dei partecipanti che, appunto, non saranno meno di 70 mila.

E in merito a questo, ovvero all'alta partecipazione attesa, suona un campanello d'allarme strettamente collegamento alla pandemia da Covid-19.

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I RISCHI
L'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato intervenendo ieri a Radio24 ha lanciato un appello: «Non è il momento delle restrizioni ma quello della responsabilità, siamo in una fase di convivenza con il virus e lo saremo sempre di più nei prossimi mesi, questo significa che il virus non è sparito ma al contrario ha rialzato prepotentemente la testa. Per quanto riguarda i concerti, si stanno facendo in tutta Italia ma se c'è una persona che è fragile o non si è vaccinata è meglio che non vada in questi assembramenti». Perché poi per quanto controllati o controllabili non sono eventi dove è esclusa la folla. «Dobbiamo essere molto cauti in questo momento - aggiunge Roberto Cauda, infettivologo del policlinico Agostino Gemelli - tutta l'Europa è considerata zona rossa dal Centro controllo del malattie infettive ed è chiaro che tutti gli appuntamenti dove è prevista molta gente possono rappresentare un rischio per questo consiglio vivamente l'uso della mascherina Ffp2 e un ritorno dei dispositivi anche nei luoghi al chiuso». Stesso invito anche da parte di Massimo Andreoni, direttore della Società italiana di malattie infettive e primario di Tor Vergata: «Cerchiamo di usare la mascherina soprattutto quando siamo molto a contatto con le persone, non sentiamoci troppo sicuri di noi, le infezioni e le reinfezioni ci sono anche tra i giovani vaccinati in terza dose. Manteniamo il distanziamento perché bisogna essere consapevoli di essere in una situazione di grande rischio, ricordandoci anche delle persone fragili che sono a casa».
 

 

Ultimo aggiornamento: 14:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA