«Sta violentando mia figlia, aiutatemi» ha urlato al telefono agli agenti della polizia. Così mercoledì notte è scattato l'allarme in una palazzina di Primavalle dove si sarebbe consumata la violenza sessuale.
IL RACCONTO CHOC
All'arrivo dei poliziotti mercoledì notte la donna, mamma dell'adolescente, era in evidente stato di choc. Tra le lacrime ha ripetuto quanto denunciato: «Sono entrata nella stanza e ho sorpreso il mio compagno mentre abusava sessualmente di mia figlia. Non posso credere a quello che ho visto, non posso credere che si sia approfittato della mia bambina. È stato terribile», avrebbe riferito sconvolta. A quel punto avrebbe subito fatto scattare l'allarme chiamando i soccorsi. Gli agenti l'hanno ascoltata a lungo e ieri mattina hanno proceduto con i rilievi all'interno dell'appartamento. Gli uomini della scientifica avrebbero trovato due profilattici su cui nelle prossime ore verranno eseguite analisi specifiche per risalire al Dna. A breve verrà inoltre ascoltata, in modalità protetta, la vittima.
UN'INDAGINE COMPLESSA
Un'indagine complessa che si allargherà a tutta la famiglia. Gli investigatori dovranno infatti ricostruire l'intero quadro familiare. L'obiettivo degli investigatori però non è solo quello di accertare la violenza della scorsa notte. Ma anche quello di stabilire se la vittima sia stata abusata in precedenza e in che contesto si sia consumata la brutale aggressione. Ancora: dovranno verificare la natura del rapporto tra la mamma della vittima e l'orco. In particolare, se nel recente passato sono state registrate segnalazioni o altre denunce per violenze e maltrattamenti a carico dell'uomo. «Indagini difficili» ripetono i poliziotti incaricati di far luce. Per chiudere il cerchio, sarà determinante anche il racconto della 15enne.