Mafia Capitale, Panzironi: «Conosco Buzzi, mai visto Carminati»

Mercoledì 23 Ottobre 2019 di Valentina Errante
Mafia Capitale, Panzironi: «Conosco Buzzi, mai visto Carminati»

Per Franco Panzironi, ex amministratore delegato di Ama, condannato a otto anni e quattro mesi per concorso esterno all'associazione mafiosa, diretta da Massimo Carminati e Salvatore Buzzi, ieri è stato un grande giorno. «Sarebbe bastata meno acredine e più logica», commenta quando il verdetto ha sciolto la tensione che dura da anni. «Ora voglio dimenticare questa storia».

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Er Panzer, ritenuto responsabile ma libero, avrebbe potuto essere in aula, in Cassazione, ad assistere alla lettura della sentenza. E invece ha preferito aspettare a casa, ha voluto che fosse il suo avvocato, Pasquale Bartolo, a dirgli come era andata a finire. Era l'unico imputato per il quale il procuratore generale della Cassazione Luigi Birritteri aveva chiesto la reformatio in peius della sentenza, accusandolo di essere organico all'associazione mafiosa. E invece anche per lui la mafia non è più un'accusa.

Qual è stata la sua prima impressione dopo avere saputo del verdetto?
«C'è poco da avere impressioni, giustizia è fatta. Abbiamo passato un brutto momento. Siamo usciti da un film dell'orrore».

Per lei avevano chiesto un aggravamento della pena, come componente dell'organizzazione mafiosa.
«Chi ha letto i documenti sa bene che non conoscevo nessuno di questa gente al di là di Buzzi. Ho avuto un rapporto solo con Buzzi».

Come si spiega il fatto che sulla stessa vicenda ci possano essere stati pronunciamenti così diversi?
«Questo dovrebbe chiederlo a chi si occupa di giustizia. Alla fine ci sono anche le cose giuste e la Cassazione ha fatto la cosa giusta».

La sentenza esclude la mafia. Resta però la mannaia della corruzione. Chi era accusato di mafia dovrà attendere un altro giudizio, mentre oggi andranno in carcere i condannati per corruzione.
«Sicuramente è un sollievo Essere tacciato di mafia credo sia una cosa bruttissima. Però forse la Costituzione l'abbiamo scordata tutti. Il mondo oramai è fatto di acredine. Non è che possiamo applicare la legge retroattivamente».

Come ha trascorso questi anni?
«Sono stati anni drammatici che ho trascorso in silenzio»

Cosa pensa di questo processo?
«Credo che praticamente a me ad altri sia capitato questa cosa terribile, lo ripeto, sarebbe bastata meno acredine e più logica. Penso sia stato un processo mediatico»

Restano però agli atti le intercettazioni che la riguardano in prima persona, le dazioni di cui si parlava e i soldi alla Fondazione. Su quelli mi pare ci possano essere pochi dubbi.
«Sotto campagna elettorale Buzzi ha fatto le stesse cene nello stesso luogo, il Salone delle fontane per Marino, Zingaretti e Renzi, lo ricordiamo? Le intercettazioni andrebbero lette integralmente, come ha fatto il mio avvocato. Forse i giornalisti non lo hanno fatto».

Può considerarsi soddisfatto anche se non è finita?
«Assolutamente».

C'è qualcos'altro che vorrebbe aggiungere?
«Credo che abbiamo detto tutto quello che c'era da dire. Ho 71 anni e voglio vivere il resto della mia vita lontano da questa vicenda. Senza tutte queste cose. Me le voglio dimenticare».

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Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 02:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA