Luca Sacchi, la fidanzata di Del Grosso ha rivelato il nascondiglio agli agenti: «Lo trovate nella camera 103»

Sabato 26 Ottobre 2019
Luca Sacchi, la fidanzata di Del Grosso ha rivelato il nascondiglio agli agenti: «Lo trovate nella camera 103»

Si chiama Giorgia D'Ambrogio, è la fidanzata del ragazzo accusato di aver sparato a Luca Sacchi e ha fornito ai pm una collaborazione ritenuta fondamentale. Eccola in forma integrale:
«Conosco Valerio Del Grosso da moltissimi anni, l'amicizia negli ultimi tre giorni si è trasformata in una relazione. Nella giornata del 23 novembre Valerio mi ha messaggiato chiedendomi di voler uscire insieme per una passeggiata. Alle 23.15 circa ho ricevuto uno squillo da parte sua che mi avvisava che era arrivato sotto la mia abitazione. Appena scesa ho visto Valerio che scendeva dall'autovettura Smart di colore bianca condotta e di proprietà di un nostro comune conoscente di nome Paolo Pirino, che abita nella zona di Casalmonastero. Una volta salutato Paolo, Valerio mi chiedeva se potevamo utilizzare per uscire la mia autovettura Fiat 500 come difatti facevamo. Durante l'uscita insieme Valerio per diverse volte mi faceva fermare con la vettura per scendere a parlare con diversi nostri conoscenti. Non ho mai capito il contenuto dei loro dialoghi ma mi sono insospettita pensando comunque che fosse accaduto qualcosa di importante. Dopo ripetute richieste di spiegazioni, Valerio mi ha riferito che mentre era in compagnia di Paolo Pirino lo stesso aveva dato una bastonata ad una persona, non specificandomi il motivo e il soggetto vittima. Intorno alle ore 3.00 circa chiedevo a Valerio di essere accompagnata a casa, ma lo stesso mi chiedeva di andare a passare fa notte con lui in un Hotel perché era meglio non tornarci. Difatti subito dopo provavamo a prendere una stanza all'hotel Urban sito in Via di Rebibbia. Questo tentativo non andava a buon fine vista l'indisponibilità di una stanza, quindi ne prendevamo una all'Hotel Domus Urbis di Via della Bufalotta. Durante la nottata a seguito delle continue discussioni, Valerio aggiungeva a quanto mi aveva riferito in precedenza, che era successo un casino e che lui nella circostanza aveva esagerato nel comportarsi.

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Alle ore 7.30 circa abbiamo lasciato l'hotel perché Valerio doveva andare a lavorare. Alle 12.00 circa dopo ripetute chiamate che lo stesso mi faceva e alle quelli io non ho mai risposto, lo stesso si portava sotto la mia abitazione. Nella circostanza notavo che Valerio era vestito con abiti che utilizza per la sua attività di pasticcere, mentre ricordo che nella serata passata indossava una tuta del tipo da ginnastica marca Fila di colore bianco con delle strisce di colore verde e lilla, con scarpe di colore bianco dello stesso marchio. Valerio mi chiedeva se potevamo mangiare insieme, infatti ci siamo recati in zona Trastevere in un ristorante di un suo conoscente dove abbiamo mangiato fino alle 16.30 circa. Successivamente siamo tornati in zona Casal Monastero e ci siamo divisi. Alle 20.30 circa ci siamo nuovamente incontrati insieme anche ai nostri amici Manuel, Cristian ed un altro ragazzo di cui non conosco il nome. Mentre eravamo intenti a parlare tra di noi, Manuel mi ha chiesto se ero a conoscenza di cosa fosse successo e cosa avesse combinato Valerio. Alla mia risposta negativa, Manuel mi raccontava dell'accaduto suggerendomi anche di andare a vedere su internet gli articoli sull'accaduto. Subito dopo chiedevo spiegazioni a Valerio. Lo stesso mi riferiva che aveva sparato in testa ad una persona non specificandone le motivazioni. Capivo a questo punto i particolari comportamenti che aveva avuto nelle ore precedenti. Tutti gli amici me compresa a questo punto consigliavamo a Valerio di andarsi a costituire. Lo stesso mi pregava di accompagnarlo in un albergo per restare con lui a fargli compagnia. Mi rifiutavo a tale richiesta e mi limitavo ad accompagnarlo al Cervara Hotel Park sito in via di Tor Cervara, dove precedentemente, su indicazione dello stesso, prenotavo a mio nome e con un mio documento, una stanza. La stanza assegnata è risultata la numero 103. Subito dopo alle ore 23.00 circa, mi allontanavo dalla struttura alberghiera e mi recavo da una mia amica di nome Magdy. In seguito, dopo che mi sono allontanata da quest'ultimo indirizzo venivo controllata da una pattuglia della Polizia di Stato, nel corso del quale dopo aver raccontato sommariamente gli ultimi passaggi in precedenza descritti, davo loro indicazioni dell'albero dove potevano rintracciare Valeria.
DOMANDA: Lei è a conoscenza che la sera dell'omicidio Valerio Del Grosso fosse in compagnia di Pirino Paolo?
RISPOSTA: Si, perché Valerio mi ha raccontato l'accaduto dicendomi che nel contesto era in compagnia di Pirino Paolo.
DOMANDA: Valerio le ha specificato le motivazioni per le quali ha sparato?
RISPOSTA: No, mi ha solamente detto che il suo intento era quello di spaventare e non di uccidere.
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Ultimo aggiornamento: 16:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA