Luca Sacchi, Pirino impiegava ragazze per portare la droga: consegne fuori quartiere per non entrare in concorrenza con i boss di San Basilio

Venerdì 19 Giugno 2020 di Marco Carta e Alessia Marani
Luca Sacchi, Pirino impiegava ragazze per portare la droga: consegne fuori quartiere per non entrare in concorrenza con i boss di San Basilio
A casa o in ufficio. O anche direttamente in strada quando a chiedere la cocaina sono le trans o prostitute. Sono oltre 100, secondo gli investigatori, «gli acquirenti abituali che quasi quotidianamente chiamavano» per farsi recapitare la droga «nei luoghi più disparati» di tutta la città. Il quartier generale era a San Basilio, ma le consegne avvenivano ovunque. Una modalità che aveva permesso al gruppo di Paolo Pirino, uno dei killer di Luca Sacchi, e dei fratelli Billocci di espandersi, senza calpestare i clan della camorra e della ndrangheta egemoni nel quartiere di San Basilio, già in mano ai più potenti. Gli affari vanno bene: tanto che per poter essere al passo col mercato Pirino e soci «decidono di assumere delle persone che potessero fungere da corrieri», come si legge nell'ordinanza. Clienti in difficoltà economiche, meglio se ragazze, che si muovono per tutta Roma a bordo della propria auto guidate dal navigatore.

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È il 5 febbraio ad esempio quando Sara Parisi (incensurata), 30 anni, viene ingaggiata da Manolo Billocci. Pirino la intriduce ai clienti: «Questa è una ragazza nuova, è un'amichetta». Alla giovane, viene dato un telefono per le comunicazioni, e stabilito il tariffario: 50 euro per una giornata, 70 se le consegne sono tante. Nel caso di Sara, però, il primo giorno di lavoro il guadagno è solo di 10 euro. La ragazza, infatti, deve ancora pagare la droga del giorno prima: «Ma se te ne pago due e uno me lo scali da domani?». L'orario di lavoro è dalle 14 alle 21. E guai a sgarrare: «Tu alle due devi sta qua». I risultati, non sono incoraggianti. A febbraio viene reclutata anche la 28enne Noemi Marchionni che, una volta edotta, riceve ordini da Pirino: «Muoviti amore che ci stanno già due persone». Il rendimento delle due ragazze viene considerato scarso da Pirino e Billocci. Tanto che a marzo il sodalizio «decideva di assoldare un'altra ragazza per le consegne», Laura Lodi (incensurata), 27 anni, che entra subito nelle grazie di Pirino: «Inviami la via con il civico che c'è un'amichetta che non lo sa». La Lodi brilla per la sua intraprendenza, tanto che gli investigatori, il 4 aprile del 2019, annotano come la giovane, abbia «operato due cessioni di narcotico», in autonomia, senza passare per il sistema del call center. Tutto funziona come una piattaforma di food delivery.

PICCOLI QUANTITATIVI
Piccoli quantitativi distribuiti in tutta la città per avere meno guai con la legge e farla franca. Non sempre però i rider sono disponibili, soprattutto la sera. Come il 23 maggio del 2019, quando a contattare Pirino è Emilio S., che si presenta come «il tecnico di Ultimo», il celebre cantante. La richiesta di Emilio avviene attraverso un termine insolito: «Un facchino». E Pirino, sempre cauto al telefono, si espone: «Un facchino cosa è fra? Una mano?». Alla conferma del tecnico, Pirino indica il prezzo per la mano, ovvero una confezione da 5 grammi: «Una mano due e trenta». L'appuntamento è a poca distanza dal Palalottomatica, all'hotel Shangri la di viale Algeria, uno dei luoghi simbolo dell'inchiesta «Mondo di Mezzo», dove molti dei protagonisti dell'indagine, tra cui Massimo Carminati, Salvatore Buzzi, e Luca Gramazio, si davano appuntamento. Forse è un monito. Però all'appuntamento ci sono anche i finanzieri, che dopo averlo notato a bordo della sua Smart insieme a Manolo Bellocci, gli intimano l'alt. Pirino «con una manovra a zig zag», cerca di investire i due finanzieri, che si salvano lanciandosi: uno sul cofano dell'auto di servizio, l'altro sull'aiuola spartitraffico». Secondo gli inquirenti voleva ucciderli. Spietato e pericoloso come quando si è presentato armato di mazza da baseball per colpire Luca Sacchi all'Appio Latino.

 
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