IL RICORDO
Mamma Paola e papà Stefano sono circondati dall'affetto dei parenti e degli amici di Leo.
Leonardo Lamma, musica rock e palloncini per l'ultimo saluto a Leo: «Avevi tanta sete di vita»
Una volta riuniti, hanno aperto lo striscione: «Leo camminerai per sempre con noi» con un disegno del giovane sorridente e dolcissimo, i capelli morbidi. Hanno acceso le torce e per alcuni minuti hanno ricordato il figlio, l'amico, il compagno di scuola che non c'è più.
L'ULTIMO SALUTO
«Vivo sospesa. In attesa che accada qualcosa e quel che peggio, ho ancora la sensazione che non stia accadendo a me perché è un dolore troppo profondo» dice mamma Paola. Accenna un sorriso, gli occhi grandi e blu guardano lontano mentre ripercorre questo ultimo mese senza il figlio: «Sono stata costretta a cambiare approccio alla vita. Perché Leo era il mio unico figlio, facevo tutto per lui e ora non c'è più. Ma è importante essere qui con tutte le persone che mi sono state vicine fin dal primo istante. Nessuno lo ha dimenticato, nessuno lo dimenticherà. Per me però - dice ancora - è molto dura anche affrontare tutta la questione legale».
Sulla dinamica incidente sono infatti ancora in corso le perizie tecniche nel tratto killer di Corso Francia: da una prima ricostruzione il ragazzo, avrebbe perso il controllo della moto a causa di un dosso presente sull'asfalto. La famiglia di Leo aveva lanciato anche un appello cercando dei testimoni. Nei giorni sono arrivati video e foto del tratto di strada in cui lo studente è caduto.
Intanto ieri tra gli amici di Leo, c'erano anche quelli di Gaia von Freymann e Camilla Romagnoli, morte a soli 16 anni la notte tra il 21 e il 22 dicembre 2019 anche loro su Corso Francia. Quella sera i tre ragazzi, amici da tempo, dopo aver cenato insieme si erano appena salutati quando poi le amiche sono state travolte e uccise da una suv. E a salutare Leo ieri sera c'erano anche le famiglie delle due ragazzine.
LA FIACCOLATA
Un corteo silenzioso ha camminato dall'uscita della chiesa Gran Madre di Dio, attraversando via Flaminia fino a Corso Francia. Le famiglie e gli amici si sono riuniti poco dopo le 20 tra il punto in cui è morto Leo e quello in cui sono state investite le due amiche. Hanno aperto lo striscione e acceso le fiaccole: «A me non sembra vero che Leo non ci sia più, sembra banale ma è davvero così», dice commossa Ludovica Galli, una ex compagna di scuola di Leo: «Non mi rendo ancora conto. Mi aspetto di ricevere un suo messaggio, di organizzare una serata con lui. Non si può morire in questo modo assurdo».
Abbracci, lacrime e un silenzio commosso: «Non potevo mancare - racconta Federico Ferretti, l'amico che con Leo condivideva la passione per le moto - stare qui, mi fa sentire un po' meno solo. Come gli altri, sono sconvolto per il modo in cui ci è stato strappato Leo. Un modo assurdo che non riesco ad accettare anche perché so quanto fosse scrupoloso e soprattutto attento in sella alla sua moto. Niente e nessuno mi ridarà il mio amico ma voglio sapere cosa è accaduto su quel maledetto tratto di strada che già ci ha tolto Gaia e Camilla. Qualcuno, se ci sono delle responsibilità, ne dovrà rispondere».