«Abbiamo cominciato noi a spostare le macchine e a spegnere le fiamme, un inferno».
Mentre i vigili del fuoco ancora domano le ultime fiamme (l’incendio ha lambito le abitazioni e due mansarde hanno preso fuoco), i residenti assistono preoccupati e sfiancati alle operazioni. Occhi spaventati, qualcuno ha perso cani e gatti, altri temono di non poter rientrare a casa. «Ci hanno suonato i vigili del fuoco - racconta la signora Maria - uscite, che è pericoloso, ci hanno detto. È un disastro, sta andando tutto a fuoco».
«Papà corri sta andando tutto a fuoco», Graziano Cossu è accorso con la moglie in via di Casalotti. «Mi ha chiamato mio figlio, vedevamo davanti a noi delle lingue di fuoco che venivano dalla mansarda colpita dai lapilli, si è spaventato, poi stava prendendo fuoco un altro appartamento».
Una lunga attesa, prima e dopo. Tutti in strada sudati e affranti. La paura che le fiamme abbiano fatto altri danni. Ognuno a fissare il suo palazzo, il fumo che si alza in lontananza ancora rende incerta la situazione. «Le fiamme sono arrivate dai campi e si sono avvicinate sempre più, non capivamo quanto fosse pericoloso, poi l’aria è diventata irrespirabile».
«CHISSÀ CHE È RIMASTO»
Tutto è partito da un campo - ormai distrutto - a ridosso dell’Aurelia, le fiamme sono arrivate a un rimessaggio camper, dove sono esplose le bombole, a quel punto la situazione è degenerata. Evacuato il circolo sportivo Le Palme dove era aperto un centro estivo. «Abitiamo laggiù, in via Bosco Marengo - indica un’area in lontananza Franca De Blasis con in braccio il suo cane - siamo almeno una trentina di famiglie e siamo bloccati qui e chissà come stanno messe le nostre abitazioni, chissà che è rimasto». Il campo rom della Monachina è alle sue spalle, «era qui non c’è più. Oggi facciamo noi i nuovi rom». Poi ci sono i proprietari dei camper, una settantina, senza parole. «Ci hanno fatto vedere le foto, il 90 per cento è distrutto, pare che anche ieri sera c’era stato un principio d’incendio nella stessa area, oggi è ripartito alla grande».
Fissano anche loro la valle dove è proibito l’accesso dalle forze dell’ordine. In lontananza ancora fumo, intorno alla casa di un contadino. «Sono stati i primi a cercare di fermare l’avanzata del fuoco. Con i trattori hanno scavato solchi intorno alle abitazioni, erano in mezzo al fumo, speriamo che siano tutti sani e salvi».