Immunità di gregge a rischio nel Lazio. D'Amato: «Servono 360mila dosi Pfizer»

Mercoledì 16 Giugno 2021 di Flaminia Savelli
Immunità di gregge a rischio nel Lazio. D'Amato: «Servono 360mila dosi Pfizer»

L'obiettivo della campagna vaccinale è vicino: il 70% della popolazione adulta immunizzata con doppia dose entro il 10 agosto. Ma per il giro di boa servono le dosi. Alla Pisana i conti torneranno se arriveranno - entro questa settimana - le 360mila dosi di Pfizer ordinate.

Solo con le nuove scorte del vaccino che viene dal gelo, il Lazio potrà dunque garantire le iniezioni all'ultima fascia che è stata aperta, tra i 17 e i 24 anni. E le seconde dosi per chi ha iniziato il ciclo vaccinale lo scorso mese. Tra questi, anche 240mila giovanissimi - maturandi e under 16 - a cui è stato somministrato il Pfizer.

Vaccini, il Lazio apre ai richiami con AstraZeneca: via libera, su base volontaria, per gli under 60

«Se entro i prossimi tre giorni non arriverà il Pfizer previsto, la data per l'immunità di gregge slitterà» conferma l'assessore alla Sanità, Alessio D'Amato. Con il piano che prevede ancora per il prossimo fine settimana l' Open junior day per i giovanissimi tra i 12 e i 16 anni.


LA TABELLA
Intanto ieri il Lazio ha toccato quota 4,3 milioni di somministrazioni complessive e 1,5 milioni di seconde dosi.
Nello scacchiere dei sieri, la Regione Lazio nelle prossime settimane dovrà tenere conto della frenata imposta per l'AstraZeneca su cui solo ieri ha deciso di tirare dritto anche per i richiami. Una misura comunque necessaria per l'accelerata del programma e centrare l'obiettivo entro il prossimo agosto con le tappe già in calendario: prime dosi per i più giovani entro il 15 luglio. Richiami a 21 giorni per Pfizer, a 28 per Moderna.

Variante Delta (ex Indiana) poco cercata: la Ue chiede più test all'Italia


I RITARDI
Lo stop ad AZ per gli under 60 sarebbe costato al Lazio quasi 20 giorni sulla tabella di marcia delle vaccinazioni che aveva previsto di terminare tutte le prime dosi tra il 30 giugno e il 1° luglio. Una retromarcia sul siero anglosvedese da parte dell'Aifa e del Ministero che ha comunque, già allungato i tempi. Anche perché la Pisana aveva subito rimpiazzato le forniture, caricando le siringhe con Pfizer e Moderna per chi ha meno di 60 anni. Dirottando perciò le dosi. Per il prossimo futuro, tutto dipenderà da scorte e forniture: le 360 fiale di Pfizer allungheranno la coperta tanto da assicurare l'immunità di gregge entro il 10 agosto. Solo se arriveranno nei tempi previsti.
Un caos che si è allargato anche alle farmacie che stanno somministrando il Johnson & Johnson. Un vaccino destinato agli under 60 e che per analogie con AstraZeneca, potrebbe essere ristretto a categorie e fasce d'età. A cascata, negli ultimi giorni, nei presidi sanitari si sono registrate le prime cancellazioni.

Green pass, le regole: dalla validità al "freno di emergenza", cosa c'è da sapere (negli hotel non serve)


Anche in questo caso, così come per il vaccino anglo svedese, la richiesta dei vaccinatori è di avere maggiori garanzie e di allargare le domande per le anamnesi a cure ormonali e malattie del sangue. Il rischio per i farmacisti è che se la questione non verrà chiarita quanto prima, sospensioni e rimandi potrebbero rallentare ancora il programma vaccinale della Pisana. Che punta invece ad aumentare nelle prossime settimane le forniture di Johnson & Johnson.

 


Dopo l'ultimo incontro di Federfarma di lunedì, i 600 farmacisti del Lazio hanno intanto scelto di andare avanti con le immunizzazioni con il monodose. Ma per procedere a ritmo serrato, così come in accordo con la Regione, hanno chiesto ulteriori garanzie. In sostanza nel questionario sanitario da compilare, verranno inserite domande e informazioni specifiche anche su cure ormonali e malattie del sangue. Informazioni e schede che lo stesso farmacista valuterà prima dell'iniezione.
 

Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 16:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA