Fiumicino, i finanzieri sequestrano due cantieri nautici per danno ambientale

Mercoledì 7 Ottobre 2020 di Umberto Serenelli
Finanzieri tra i tanti rifiuti ammassati nei due cantieri nautici

Scattano i sigilli a due cantieri nautici abbandonati in via della Scafa a Isola Sacra per danno ambientale. La Guardia di finanza-Compagnia di Fiumicino città, guidata dal capitano Gabriele Agostini, ha infatti posto sotto sequestro un gruppo di fatiscenti capannoni al civico 115 che ospitavano, lungo la golena del canale navigabile che bagna Fiumicino, due strutture adibite un tempo all’attività di rimessaggio, alaggio e varo di natanti. Si tratta di un’area di circa 15mila metri quadrati lungo il cui perimetro sono stati apposti i sigilli con denuncia dei titolari della concessione demaniale alla Procura di Civitavecchia per mancata vigilanza, abbandono incontrollato di rifiuti e danni ambientali. Dovranno rispondere all’Autorità giudiziaria anche del rilascio di rifiuti pericolosi come l’amianto presente nelle tante lastre di eternit ammassate nel cantiere oltre ai cumuli di immondizia urbana, nascosta tra una decina di degradate imbarcazioni.
 

 

 
CARCASSE DI AUTO E BARCHE
I militari delle Fiamme gialle sono stati costretti a fare la gimkana tra mobilia, elettrodomestici, carcasse di automobili e carrelli per trasporto natanti in disuso. Nel corso del sopralluogo sono stati rinvenute una decina di usurate imbarcazioni e recipienti contenenti vernici. I finanzieri, coordinati dal Gruppo di Civitavecchia guidato dal Tenente colonnello Claudio Maria Sciarretta, hanno poi classificato il materiale inquinante quello che in realtà rischia di contaminare suolo e falda. L’operazione del personale della Compagnia di Fiumicino è stata apprezzata dai residenti nel quartiere isolano che da tempo lamentano lo stato di abbandono in cui versano le pericolose strutture nautiche degradate e dove trovano rifugio notturno anche persone senza fissa dimora.
 
SIGILLI A ALTRE DISCARICHE
Il sequestro di via della Scafa è una risposta concreta a un dilagante danno ambientale presente nella zona, fenomeno combattuto in generale sul territorio dal capitano Agostini fin dal primo giorno in cui è stato nominato responsabile della caserma di viale Traiano. Infatti, nel breve giro di un anno, ha inanellato sequestri ambientali di spessore come la discarica di 41mila metri quadrati lungo la via Portuense, poco dopo il castello di Porto, e quella di 16mila in località Le Vignole. Gli ultimi sigilli risalgono a pochi mesi fa nei confronti del cantiere nautico che si affaccia sulla darsena di Fiumicino e dove effettuano la manutenzione i pescherecci della flotta che ormeggia lungo le banchine del porto-canale.
 
 
 
 
 
 
 
 

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