Effetto Greta, l'ultimo circo ambientalista: eco-pellegrinaggio nella Roma invasa dai rifiuti

Giovedì 18 Aprile 2019 di Mario Ajello
Effetto Greta, l'ultimo circo ambientalista: eco-pellegrinaggio nella Roma invasa dai rifiuti

Non la peregrinatio Mariae, ma quasi: la peregrinatio Gretae. E c'è chi chiede alla piccola Thunberg di salvare Roma (selfie!); chi la ringrazia per tutto quello che sta facendo per il pianeta e «porti nuova speranza», le dicono appena arrivata nell'universo non ancora plastic free della stazione Tiburtina in compagnia della bionda mamma cantante svedese e «anvedi che sventola!» (selfie!); chi si limita a dirle, dal vivo o nei social, ti voglio bene e lei risponde: «Grazie, la metà dei miei followers è italiana»; chi vorrebbe avere le trecce da sedicenne come lei, anche se è pelato ma sarebbe pronto a tatuarsele; e chi pensava di essere soltanto un quirita ma ora tutti i quiriti, per effetto contagio con la madonna pellegrina, sono mini-climatologi. E l'unica a non sbracare del tutto, in questo Circo Thunberg, sembra proprio Greta.

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La quale ben guidata da mamma Malena, e dalla eco-lobby che muove cinicamente i suoi fili, affascina tutti («Non vedo l'ora d'incontrarla», si sdilinquisce il ministro pentastellato dell'Ambiente, Costa) e ha subito messo a segno un successo politico. Così riassunto dei giovani del Fridays for Future Rome che aspettano domani a Piazza del popolo la loro eroina: «Greta è vegana e noi faremo in suo onore la prima giornata di sciopero contro la carne, il pesce, le uova e i derivati dal latte».

TRA PIPPI E ALICE
Ma ecco intanto con il suo zaino, le trecce, il maglioncino, un po' Pippi Calzelunghe e un po' Alice nel paese delle meraviglie, la Thunberg dal Papa. E tra i due, fratello sole e sorella luna, nonostante l'abissale differenza d'età, l'alchimia del super ambientalismo scatta all'istante. Si fa perfino scappare un timido sorriso Greta, di solito così malinconicamente svedese, e il breve incontro a piazza San Pietro sembra proprio da potenza a potenza. E infatti sia Greta sia Francesco figurano tra le 100 persone più influenti del mondo nella classifica di Time.
Gliela presentano così tra la folla: «Santità, questa è la famosa Greta che sta combattendo contro il cambiamento climatico». Bergoglio le dà la mano, lei lo ringrazia «per il suo impegno nella custodia del creato» ma magari lo considera sotto sotto un inquinatore perché il pontefice in aereo ci va mentre Greta («L'aereo è tossico») solo treni: come l'Intercity, non il Frecciarossa, con cui è arrivata a Tiburtina. Mostra il cartello al Papa, con su scritto: «Unitevi allo sciopero per il clima». E riceve la benedizione di lui: «Vai avanti così».

MIRACOLI
Ma almeno Francesco non chiede miracoli a Greta. A cui invece dal web, in maniera paradossale ma anche no, arrivano suppliche come quelle che s'indirizzavano ai re taumaturghi o venivano rivolte all'icona della Madonna dell'Impruneta che fu portata a Firenze nel 1348 e la liberò dalla peste nera: e insomma, adorata Greta, che la tua presenza quaggiù a Roma serva a risolvere i problemi (troppi ratti, gabbiani, rifiuti e troppo schifo anche se non è colpa del buco dell'ozono) di questa sfortunata città. Il fatto è che non solo la furba family di Stoccolma, la eco-azienda che le sta dietro e certa politica verde e socialista strumentalizzano la giovinetta, ma sembrano farlo un po' tutti. E povera Greta, andrebbe rispettata di più e sobriamente riportata nella sua dimensione non di leader planetaria su cui montare un baraccone, riducendo ad happening una questione serissima come la salvezza ambientale, ma di termometro di giuste sensibilità diffuse nell'opinione pubblica, specialmente giovanile.
Non più di questo dovrebbe essere Greta, ma la si fa passare da stratega e da statista.

NETWORK
Se la litigano i network e a La7 addirittura la sindaca di Roma e il capo dell'opposizione Zingaretti vengono ingaggiati per fare da cornice alla sua intervista. Il Palazzo gioca a rubabandiera e il verde Bonelli vuole l'esclusiva: «Salviamo Greta dall'ipocrisia dei politici italiani». Mentre a Di Maio si chiede addirittura di rispettare nel Def la volontà della ragazza che non ama le energie fossili. Mentre cresce la curiosità nei Palazzi: al convegno sul clima, oggi in Senato, con la presidente Casellati e tanti sapienti pronti a pendere della sue labbra, Greta userà l'immagine della «strage degli innocenti», ossia gli insetti abbrustoliti dal caldo planetario, o la metafora della tartaruga delle Maldive che, «dopo aver nuotato per svariati chilometri per raggiungere il luogo dove deporre le uova, al posto della spiaggia trova un aeroporto»?

Speriamo soltanto che a Greta non piaccia troppo questa città. E non ci si attardi. Perché anche il marziano a Roma di Flaiano, a sua volta svedese (si chiamava Knut) e pure lui ricevuto dal Papa, quando atterrò a Villa Borghese diventò una star. Ma dopo poco s'erano scocciati tutti dell'alieno, e Greta non merita proprio questa sorte.

Ultimo aggiornamento: 08:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA