Chi si è vaccinato all'estero e torna nel Lazio può scontrarsi con un problema. Come ottenere il Green pass? Dal 6 agosto la certificazione verde è obbligatoria per diverse attività, dai ristoranti al chiuso fino agli spettacoli, e per questo è necessaria averla a portata di mano.
Vaccini all'estero, chi può richiedere il Green pass
Nella circolare del ministero della Salute è indicato che possono chiedere il riconoscimento del certificato vaccinale emesso all'estero tutti i cittadini italiani, anche se non sono iscritti al servizio sanitario nazionale o all’assistenza sanitaria al personale navigante. Ma anche chi è guarito dal Covid all'estero.
Come ottenerlo
Nel Lazio bisogna contattare l'Asl di riferimento. Non sono giorni facili per la sanità regionale, che ha dovuto superare i problemi dovuti all'attacco hacker e ha diversi sistemi ancora bloccati. Per ottenere il Green pass bisogna inviare una mail all'azienda sanitaria locale di competenza allegando il certificato di vaccinazione. Deve, naturalmente, essere uno dei vaccini approvati nell'Unione Europea: e quindi Pfizer, Moderna, Astrazeneca e Johnson&Johnson. Altrimenti, in caso contrario, non si potrà ricevere la certificazione. A quel punto la Asl provedderà a inviare la documentazione al ministero della Salute, che poi provvederà a inviare il codice AUTHCODE all'interessato. Nel caso non dovesse accadere, si può cliccare su seguente link per generarlo.
E chi ha ricevuto solo una dose?
Il Green pass potrà essere emesso anche per chi ha ricevuto solo una dose di vaccino all'estero. È quindi il caso di Astrazeneca, Pfizer e Moderna, perché Johnson&Johnson – il farmaco anti covid americano – è monodose. Ma entro quanto può essere richiesta? C'è un limite. La certificazione verde può essere richiesta entro il tempo massimo per la somministrazione della seconda dose: che è di 42 giorni per Pfizer e Moderna, mentre è di 84 per Astrazeneca.
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