Green pass falsi, nove sequestrati dai Nas: erano usati per entrare nei locali. Indagato anche Pippo Franco

Operazione condotta dal Nas. A distribuire i falsi certificati era un medico sotto indagine

Mercoledì 3 Novembre 2021
Green pass falsi, nove sequestrati dai Nas: c'è anche quello dell'attore Pippo Franco

Nove Green pass falsi, utilizzati anche per entrare in ristoranti e locali. I certificati sono stati sequestrati oggi dai carabinieri del Nas, su richiesta della Procura di Roma. Tra i pass finiti sotto la lente dei magistrati anche quello del comico Pippo Franco, indagato come gli altri per il reato di falso.

Il procedimento è quello che nelle scorse settimane ha portato alla perquisizione dello studio di un medico di base nella zona di Colli Albani. Il professionista, secondo quanto accertato dagli inquirenti, avrebbe rilasciato il documento falso ad almeno dieci persone anche se l'attività di verifica prosegue.

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Green pass falsi, sequestrato anche quello di Pippo Franco

Gli inquirenti hanno verificato, inoltre, che nella data in cui risultava la somministrazione del siero alcuni indagati si trovavano lontano da Roma mentre altri avrebbero ricevuto la dose in una data successiva a quella indicata sul certificato verde. In base a quanto si apprende, inoltre, alcuni indagati avrebbero utilizzato il green pass 'taroccò anche per potere accedere a locali o in luogo in cui è necessario esibirlo. Gli inquirenti, nell'ambito dell'attività istruttoria svolta presso lo studio medico, avevano proceduto all'acquisizione di ricette mediche, elenchi di pazienti e documentazione sanitaria.

La vicenda che coinvolge Pippo Franco era esplosa proprio nel bel mezzo della campagna elettorale per le amministrative di Roma, in cui l'attore si era candidato nelle fila del centrodestra raccogliendo però pochissimi voti. Nel corso di alcune interviste, l'attore, parlando di vaccinazione si era limitato a dire: «preferisco non rispondere, vi basti sapere che ho il Green Pass». Dopo alcuni giorni Franco ha pubblicato sul suo profilo Instagram una sua foto che lo ritrae nello studio del medico finito nel registro degli indagati con la didascalica «scettico ma vaccinato».

La Regione Lazio: sospendere medico coinvolto

«Ho richiesto alla Asl di appartenenza di avviare tutte le opportune verifiche tecniche e amministrative sul Medico di base odontoiatra coinvolto in una ipotesi di false attestazioni (green pass). Ovviamente ci auguriamo che possa dimostrare la sua estraneità ai fatti, poiché in caso contrario non potrà permanere il rapporto con il Servizio sanitario regionale e sarà avviato il procedimento di sospensione con deferimento all’Ordine dei medici -  dichiara l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato - Si ringraziano i Carabinieri dei NAS per la preziosa opera di indagine e la Procura di Roma. Su queste questioni non si scherza e non possiamo tollerare che, per la presunta malafede di pochi, si pregiudichi l’operato della stragrande maggioranza della categoria professionale impegnata nel contrasto alla pandemia».

Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 16:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA