Green pass, l’Atac non trova autisti “riservisti”: poche verifiche per evitare il caos

Preoccupano le assenze tra gli autisti. «Il tampone gratuito avrebbe aiutato»

Venerdì 15 Ottobre 2021 di Flaminia Savelli
Green pass, l’Atac non trova autisti “riservisti”: poche verifiche per evitare il caos

Controlli limitati sul Green pass, pur di non rallentare il servizio, e pochi riservisti a disposizione. Così la municipalizzata ai trasporti si prepara al “G - day” con lo stop allo smart working e l’obbligo del certificato verde. Ma con le nuove regole, in vigore da oggi e fino al 31 dicembre, sono a rischio assenteisti anche le municipalizzate della Capitale.

L’occhio da questa mattina sarà puntato su quella dei trasporti che dovrà assicurare nel primo giorno di rientro per oltre 1 milione di romani, efficienza e turni regolari.

Per rispetto della Privacy, un dato ufficiale sui “pass” dell’azienda dei trasporti capitolina non è stato comunicato. Ma i sindacati (Cisl, Uil, Cgil) hanno calcolato che circa il 20% non è ancora vaccinato. Macchinisti e personale operativo potrebbero così ricorrere all’ “ultima spiaggia” dei permessi e certificati medici. Con l’azienda che ha previsto il controllo a campione - sul 20% - dei certificati di chi prenderà servizio oggi. 

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L’INCOGNITA 

«L’azienda - si legge in una nota ufficiale - non ha ricevuto molte segnalazioni di dipendenti sprovvisti di Green Pass, circa una ventina, un numero che non inciderebbe sull’operatività dei 6 mila autisti, 1500 impiegati in ogni turno». Nello stesso documento, viene precisato che: «Quotidianamente si registra tra il 10 e il 12% di assenteismo dovuto a malattie e ferie. Si ipotizza che questa percentuale non varierà di molto». Ma annuncia che: «Per prevenire eventuali problemi al servizio saranno monitorati i picchi di assenteismo anche riferibili alle singole persone».

Mentre i vertici della municipalizzata resta da sciogliere il nodo della lista dei riservisti. Fino a questa mattina non sarà possibile accertare e calcolare l’effettivo numero di assenti. Per legge infatti non è possibile sapere chi non è vaccinato. Come previsto dalla procedura aziendale, verranno comunque attivati gli elenchi di autisti e macchinisti di riserva a disposizione. Da chiamare in servizio in caso di assenze dell’ultima ora. Un numero che potrebbe però non coprire la richiesta in caso di un picco di assenze. 

I CONTROLLI 

«Il nostro settore dà qualche preoccupazione - conferma Fulvio Spelonca, segretario regionale O.R.S.A. - su alcune linee abbiamo stimato anche il 5% - 10% di assenze che potrebbero creare problemi operativi. Il tampone gratuito avrebbe aiutato». L’alternativa al certificato infatti, è il tampone rapido valido però solo 48. Ma i lavoratori non vaccinati per ottenere il certificato dovranno farlo a spese proprie, ecco perché potrebbero scegliere “l’ultima spiaggia”: permessi e ferie lasciando sguarnite le prime linee: metro, stazioni e bus. Resta perciò l’incognita sui mezzi pubblici che da oggi torneranno a pieno regime ma con una capienza ancora all’80%, come previsto dalle norme sanitarie attivate dal piano anti - Covid. 
 

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